BREKALO, BUON ACQUISTO PER DOMANI, OGGI SERVE UNA PUNTA, SPERIAMO ARRIVI, INTANTO AVANTI CON NICO CENTRAVANTI. LAZIO ALLA FINE DI UNA SETTIMANA PESANTE: IL PRONOSTICO DICE SARRI, MA ITALIANO…

28.01.2023 11:21 di  Mario Tenerani   vedi letture
BREKALO, BUON ACQUISTO PER DOMANI, OGGI SERVE UNA PUNTA, SPERIAMO ARRIVI, INTANTO AVANTI CON NICO CENTRAVANTI. LAZIO ALLA FINE DI UNA SETTIMANA PESANTE: IL PRONOSTICO DICE SARRI, MA ITALIANO…

Dopo un lungo corteggiamento la Fiorentina ha centrato il bersaglio: Josip Brekalo, ex Toro per 6 mesi al Wolfsburg, esterno-trequartista, con 1,5 milioni è diventato viola. Più qualche bonus. A lui un contratto scadenza 2026 con opzione 2027, stipendio netto 1,6 milioni.
La società viola ha vinto la concorrenza della Dinamo Zagabria e del Napoli. Brekalo arriva per stare sulla fascia, in attesa di capire quando tornerà Sottil. In attesa anche che Ikonè giustifichi l’investimento da 15 milioni e Kouame riesca a dare un po’ di più. Brekalo, però ha disputato l’ultima gara intera nel settembre scorso, mentre l’ultima apparizione in assoluto risale a ottobre. A digiuno di campo da tanto tempo. Non ci sono ragioni fisiche, per fortuna, ma solo per scelte tecniche: i tedeschi lo avevano relegato in un angolo. La Fiorentina a quella cifra - più ci saranno le commissioni, ma non esose - ha fatto bene ad assicurarselo perché a giugno non lo avrebbe preso più (in scadenza 2023). Un acquisto in prospettiva, dunque. Perché a causa della sua prolungata assenza dai campi di gioco, immaginare Brekalo pronto a dare l’assalto al Torino il 1 febbraio in Coppa sembra dura. Serviranno settimane al croato per ritrovare il ritmo partita, ma non c’è fretta: il parco esterno di Italiano è abbondante. Brekalo, come detto, sembra più utile per domani piuttosto che per l’attualità. Funzionale anche ad una eventuale partenza di Gonzalez nella prossima sessione estiva. Cessione tutt’altro da escludere.

Per risolvere, invece, le criticità momentanee della Fiorentina, serve un centravanti. E’ necessario. Ma la società pochi giorni fa ha comunicato che non arriveranno attaccanti. Parole di circostanza legate alle strategie del mercato o pura verità? Puntiamo sulla prima possibilità, non per fatti concreti, ma per semplici speranze. La finestra invernale della trattative chiuderà martedì sera. Tutto è ancora possibile. Anche che la società si convinca finalmente della necessità di trovare un “9” alternativo ai due già presenti in rosa. Senza innesti nel reparto offensivo da Jovic e Cabral dovremmo aspettarci tanto di più rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora. Con tutti i fronti ancora aperti, dal campionato alle coppe. Vale la pena correre un rischio così?

Intanto la Fiorentina domani sera giocherà una partita difficilissima a Roma con la Lazio. Biancocelesti in piena salute dopo il poker calato sul Milan (stesso risultato del trionfo al Franchi all’andata), lanciati per un posto Champions, impermeabili all’assenza del super bomber Ciro Immobile. Il nazionale con la Fiorentina al massimo dovrebbe andare in panchina. Ma Sarri, lo sappiamo, va sul cachemere quando deve inventarsi una punta non di ruolo. Pensate a Mertens a Napoli o a Dybala alla Juve, senza dimenticare Hazard al Chelsea. Nella Lazio ha schierato Felipe Anderson con Pedro e Zaccagni ai lati. Mossa vincente, per gioco ed efficacia. Zaccagni, poi, sta fabbricando la sua miglior stagione. La Lazio è forte, inutile girarci attorno. Nel mezzo ha gente come Luis Alberto, il “mago” e Milinkovic Savic. Giocano insieme dal 16/17 dando sempre spettacolo e risultati. Eppure ad ogni estate sembrava dovessero andarsene, con il serbo arrivato addirittura a valere 100 milioni… Ma non sono mai scappati, né nessuno li ha ceduti. Lotito ha trovato l’elisir per ancorarli a Roma, complimenti. A Firenze, invece, negli ultimi anni i migliori hanno sempre chiesto di fare le valigie. Forse in riva all’Arno devono imparare qualcosa sull’argomento. Telefonare a Lotito per conoscenza.

Italiano potrebbe schierare Gonzalez al centro dell’attacco anche se Cabral dovrebbe essere disponibile. Se il brasiliano recuperasse tanto meglio, altrimenti spazio all’argentino. Jovic visto all’opera di recente offre poche garanzie. Non è semplice dargli fiducia. Kouame come centravanti non convince. Nico, seppur adattato, ha movenze e senso della posizione tali da meritare quella maglia. Italiano deve arrangiarsi, come Sarri. Anche se l’allenatore toscano ha pescato in una rosa di maggiore qualità. Il pronostico pesa dalla parte di Sarri, Italiano però studierà qualcosa. E magari in cuor suo spererà che Roma abbia coccolato troppo i biancocelesti dopo la pingue vittoria sul Milan. Un calo di tensione potrebbe anche verificarsi, la città, si sa, è tentacolare. Come non ricordare il tonfo casalingo della Lazio con la Salernitana (1-3). Sono speranze piccole, ma di fronte ad un avversario così potente, bisogna aggrapparsi ad ogni appiglio.

Questa trasferta per la Fiorentina arriva alla fine di una settimana pesante. Cominciata dopo la sconfitta col Toro, proseguita con polemiche e contestazioni alla società. Prima c’erano stati i fischi alla squadra appena conclusa la gara coi granata. Il clima a Firenze comincia a essere pesante, la stanchezza rispetto ad un andamento mediocre è palpabile. Meno male che i ragazzi di Aquilani ci hanno messo una pezza: la vittoria in Supercoppa Italiana, quinto trofeo dell’era Commisso e sesto consecutivo della società viola se ci mettiamo anche la Coppa Italia conquistata da Bigica nella primavera 2019, è stata una bella boccata boccata di ossigeno. Giunta in un frangente in cui la tensione cominciava a salire. Bravissimo Aquilani e fantastici questi ragazzi. Applausi al settore giovanile della Fiorentina che in silenzio, senza strutture, da tantissimo tempo ottiene grandi traguardi. Ora sarebbe bello che alcuni di questi talenti in erba trovassero posto in prima squadra, cosa che in passato non è quasi mai successa. Siamo certi che Firenze sia pronta ad accompagnarli verso un cammino di successi.