BERNARDESCHI E LA CLAUSOLA: LA FIORENTINA NON LA VUOLE, È MURO CONTRO MURO. PIOLI: PRESENTAZIONE VICINA. ADV: SERVE UN SEGNALE FORTE
Inutile girarci intorno: Bernardeschi è la partita più importante della società viola. Una sua conferma può servire da spinta per ripartire, la sua mancata firma può innescare alcune dinamiche. Continuiamo a pensare che i migliori, ogni tanto…non vadano ceduti. La logica del fare cassa sempre e comunque, aiuta i bilanci, ma non il senso di appartenenza. I gruppi si creano sugli zoccoli duri e questi si cementano con la continuità nel tempo. Ecco perché qualsiasi sforzo la Fiorentina dovesse fare per non cedere Bernardeschi sarebbe azione buona e giusta. Certo, se il numero dieci viola non firmerà il rinnovo, il problema diventerà gigantesco e la sua cessione quasi un obbligo. Quadro complicato anche perché la Fiorentina ha offerto il massimo per i propri canoni. Si tratta di 2,5 milioni di euro netti a stagione per 5 anni. Una manovra da 25 milioni lordi. Ma c’è una una sottolineatura da fare: la Fiorentina considerando questa proposta di grandi dimensioni, non ha aggiunto bonus, come abitualmente fa e nemmeno la clausola rescissoria.
Il procuratore del calciatore per adesso non ha risposto all’offerta della società viola. Lo stesso Bernardeschi recentemente ha soffiato poche parole ringraziando la Fiorentina per la proposta importante, ma chiedendo anche tempo per pensarci… Sembra che chi lo assiste voglia riaprire la trattativa cercando di inserire una clausola rescissoria all’interno dell’accordo. Questo per consentire a Bernardeschi di liberarsi, magari tra un anno, ad una cifra pattuita. Qui sorge l’ostacolo vero: la dirigenza viola non la vuole. Nessuna clausola. Se questo è il tema della discussione possiamo già dire che siamo al muro contro muro. E non è possibile neppure immaginare un aumento della parte economica dell’offerta. Siamo al momento più delicato e sensibile della negoziazione tra il gruppo Bernardeschi e la Fiorentina.
Pioli è il nuovo allenatore viola: il suo annuncio a inizio settimana, la presentazione poche ore dopo. Il tecnico sta già lavorando con la dirigenza per disegnare tatticamente la nuova squadra. Pioli dovrà condividere le scelte di mercato di Corvino che nel frattempo ha preso tre pedine: Vitor Hugo, Milenkovic e molto probabilmente Gaspar. Giocatori che conoscono in pochi, sbilanciarsi su giudizi precoci sarebbe rischioso. La speranza è che risultino profili utili all’idea di calcio che Pioli ha in testa. Ma tutto questo passa in secondo piano di fronte alla necessità di un segnale forte da mandare ai tifosi.Tocca ad Andrea Della Valle rinunciare ad un passo indietro, per farne uno in avanti, decisivo. Parlare, chiarire, spiegare, ecco i verbi da declinare. Senza dimenticare il più necessario: convincere.