BERNARDESCHI: ADESSO LA JUVE HA CAMPO LIBERO. LA FORMULA PER DOUGLAS COSTA PERFETTA PER L'ASSALTO AL VIOLA. PIOLI SERENO, MA SERVONO I COLPI IN ENTRATA. KALINIC: IL MILAN NON SPINGE, IL TECNICO PROVERÀ A CONVINCERLO A RESTARE

12.07.2017 00:00 di  Lorenzo Di Benedetto  Twitter:    vedi letture
BERNARDESCHI: ADESSO LA JUVE HA CAMPO LIBERO. LA FORMULA PER DOUGLAS COSTA PERFETTA PER L'ASSALTO AL VIOLA. PIOLI SERENO, MA SERVONO I COLPI IN ENTRATA. KALINIC: IL MILAN NON SPINGE, IL TECNICO PROVERÀ A CONVINCERLO A RESTARE

Bernardeschi sempre più vicino all'addio, Kalinic invece sembra dover attendere ancora un po'. Il mercato della Fiorentina, e non è certo una novità, è legato a questi due nomi, ovvero a coloro che permetteranno a Pantaleo Corvino di poter provare a portare alla corte di Stefano Pioli giocatori di livello, ma se per quel che riguarda l'italiano non sembrano esserci problemi legati al suo trasferimento alla Juventus, sul croato inizia a sorgere qualche dubbio, perché la Fiorentina sta alzando un vero e proprio muro e il Milan non sembra così sicuro di spingere sull'acceleratore. Ma andiamo con ordine.

La Juventus ha preso Douglas Costa, che è già arrivato in Italia, per un colpo molto importante in vista della prossima stagione, ma il suo acquisto non esclude assolutamente quello di Bernardeschi, anzi, c'è un indizio da non sottovalutare che deve essere tenuto in considerazione. La formula con la quale la Vecchia Signora ha prelevato il brasiliano dal Bayern Monaco è quella del prestito, a 6 milioni di euro, con diritto di riscatto, fissato a 40, che diventerà obbligo al raggiungimento di determinati obiettivi. Questo significa che, almeno per il momento, la Juve ha speso "solo" sei milioni di euro e per questo Marotta e Paratici sono pronti a dare l'assalto al numero 10 della Fiorentina. L'obiettivo è chiaro, sia per l'una che per l'altra società: fissare la dead line entro il 17 luglio, giorno nel quale il classe 1994 dovrebbe raggiungere il ritiro di Moena. Manca poco, meno di una settimana, ma sarebbe inutile farlo partire per il Trentino, dove ad accoglierlo ci sarebbero i tifosi che potrebbero non mandargliele a dire, visto il suo rifiuto alla proposta di rinnovo della società viola e l'imminente passaggio alla rivale di sempre.

Per quel che riguarda Kalinic sembra invece che la trattativa tra Fiorentina e Milan stenti a decollare. Non per la volontà del giocatore o del club rossonero, ma per quella della società gigliata, che non ha intenzione di cederlo a meno che non arrivi un'offerta irrinunciabile, nonostante le parole dello stesso attaccante che ha affermato di voler andare a Milano perché ritiene concluso il suo ciclo a Firenze. Che compito avrà in tutto questo Stefano Pioli? L'allenatore lo ha detto a più riprese: vuole soltanto giocatori motivati pronti a dare tutto per la maglia viola, ma in tutto questo non è certo da escludere la possibilità che voglia convincerlo a sposare il suo progetto. Da quando Kalinic è arrivato a Moena sono stati molti i colloqui tra il giocatore e il tecnico e chissà che alla fine non possa arrivare il colpo di scena, senza però dimenticare l'offerta del Marsiglia che spera di chiudere per il giocatore. In questo modo cambierebbe, e di molto, il mercato della Fiorentina che con il numero 9 e Babacar non dovrebbe andare a cercare altri centravanti.

In tutto questo il miglior acquisto, almeno finora, della Fiorentina è senza ombra di dubbio Stefano Pioli, che con il suo entusiasmo e la voglia di fare sta allontanando il malumore che comunque si continua a respirare nel capoluogo toscano. In attesa che Corvino gli regali altri giocatori, importanti, per provare a tornare subito in Europa. È questo l'obiettivo dell'allenatore e la società dovrà cercare di accontentarlo dal punto di vista dei colpi in entrata, per non ripetere gli errori fatti in passato, quando dall'entusiasmo si è passati alla delusione, come nel caso di Paulo Sousa. I prossimi giorni saranno decisivi, sia per l'addio di Bernardeschi che per vedere altri volti nuovi, con Corvino che continua a lavorare, consapevole di non poter sbagliare.