ARSENAL TROPPO FORTE, MA QUALCOSA DI BUONO C’È PRESSING E PALLEGGIO: LA MANO DI MONTELLA SI VEDE. VLAHOVIC DIAMANTE GREZZO, GUAIO LASCIARSELO SCAPPARE. ORA IL CICLONE ROCCO E L'INCONTRO CON CHIESA (IN ATTESA DEGLI ACQUISTI)
La sconfitta è pesante, ma i valori in campo erano sbilanciati. L’Arsenal, seppur imbottita di giovani, è troppo più forte. La Fiorentina invece è un cantiere aperto, non ha ancora Chiesa e Pezzella e aspetta come acqua fresca nel deserto gli acquisti di Pradè. Eppure, nonostante il 3-0, qualcosa di buono si è visto. Montella infatti sta lavorando bene. Pronti via, ha iniziato a lavorare sulla sua idea di calcio e qualcosa già si intuisce: la squadra gioca con discreta capacità di palleggio, cerca il pressing alto con insistenza e tenta di iniziare a giocare già dalla sua linea difensiva. Le idee insomma sono quelle del primo ciclo dell’Aeroplanino, anche se naturalmente gli interpreti non sono quelli del 2012. Quando arriveranno i rinforzi comunque potremo divertirci.
La nuova Fiorentina vuol giocare con coraggio, non si accontenterà di subire la partita, ma anzi tenterà di aggredirla. E’ già qualcosa. Per il resto, giudicare per il momento è difficile. Cristoforo non può essere il regista, i giovani, schierati tutti insieme, abbinano cose buone e comprensibili errori. Un’eccezione comunque c’è: Vlahovic, fisico alla Ibra e voglia di spaccare il mondo, è il diamante grezzo che può rivelarsi un tesoro. Il ragazzo ha colpi da campione, punta la porta senza paura e riempie l’area come Simeone non ha mai fatto. I tifosi ovviamente aspettano il bomber titolare, ma il 19enne Dusan è il centravanti del futuro. Andrà protetto e fatto sentire importante, darlo via in prestito secondo me sarebbe un errore grande: uno così, ha tutte le possibilità di essere determinante fin da subito. Nel calcio moderno in fondo, le alternative in panchina fanno la differenza almeno quanto i titolari. Bene anche Ranieri, troppo solista ma comunque interessante Sottil, Zurkowski e Castrovilli meritano attenzione, mentre Saponara, che giovane non è più, si conferma giocatore di classe non comune che in questo gruppo potrebbe diventare molto utile.
E ora prepariamoci al ciclone Rocco. A New York il presidente sarà protagonista assoluto. Ha organizzato feste e eventi, cenerà coi tifosi, presenterà la maglia viola, farà di tutto per mettere la sua Fiorentina al centro dell’attenzione. Negli Usa arriveranno anche Barone e Pradè, sarà quello probabilmente il momento per iniziare a parlare con Chiesa, il campione da difendere per rilanciare davvero la Fiorentina. Basterà l’entusiasmo di Rocco per convincerlo? Questo potrà dirlo solo lui, l’ora dei silenzi è finita. Da Chiesa ci aspettiamo tutti un’uscita pubblica, una dichiarazione che spazzi via i dubbi e racconti la sua verità. Bella o brutta che sia. Per gli acquisti invece toccherà aspettare il ritorno dagli States. Il tempo per fare mercato c’è ancora, ma di certo per la Fiorentina sarà un agosto bollente. Fatto Veretout, restano da piazzare parecchi giocatori e soprattutto va assolutamente rinforzata la squadra. A Montella mancano almeno cinque titolari, la partita di ieri (non che ce ne fosse bisogno) lo ha detto con chiarezza. I prezzi sono alti, ma uno sforzo andrà fatto. Nessuno ha ancora capito il budget che metterà sul piatto Rocco, ma dei famosi cinque titolari che mancano, almeno 2-3 dovranno essere investimenti veri, forti, in grado di far capire con chiarezza che questa Fiorentina è ambiziosa per davvero. La fiducia dei fiorentini è totale, adesso però non va delusa.