ARRIVA IACHINI, OGGI LA FIRMA: NON SARÀ UN TRAGHETTATORE. MERCATO: CUTRONE PISTA CALDA. È CONCESSO TUTTO… TRANNE SBAGLIARE

23.12.2019 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
ARRIVA IACHINI, OGGI LA FIRMA: NON SARÀ UN TRAGHETTATORE. MERCATO: CUTRONE PISTA CALDA. È CONCESSO TUTTO… TRANNE SBAGLIARE

La decisione è presa: arriva Beppe Iachini. Oggi il mediano che trascinava la tifoseria viola a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta, coronerà il sogno della sua vita: guidare la Fiorentina. L’accordo con i dirigenti è stato definito ieri pomeriggio, però in mattinata servirà dal New Jersey l’imprimatur di Rocco Commisso. Solo il presidente potrebbe, se ne ravvisasse i motivi, bloccare un’operazione già definita in ogni dettaglio. C’è anche una novità rispetto alle previsioni: Iachini non sarà un traghettatore. Beppe ha chiesto e ottenuto un anno e mezzo di contratto. Un segnale per lo spogliatoio, ma è chiaro che saranno i risultati la sentenza di Iachini a giugno. Beppe potrebbe essere presentato dopo Natale. 

Iachini ha battuto progressivamente la concorrenza di Di Biagio - che non ha mai allenato una squadra di club -, Ballardini, Prandelli e Nicola. Qualcuno aveva immaginato anche una soluzione estera che per fortuna è stata scartata: prendere, in questo periodo così delicato della stagione, un tecnico neofita del calcio italiano, sarebbe stato un errore imperdonabile. Alla fine Iachini è stato scelto per il suo legame con Firenze e per la sua esperienza in situazioni difficili. E’ abituato a lottare per non retrocedere e riesce a tenere sotto pressione la squadra. 

 A Montella va comunque un ringraziamento per l’impegno profuso e le buone parole con le quali si è congedato da Firenze. Ha ragione, non tutte le colpe possono essere sue, ma purtroppo alla fine nel calcio a pagare è sempre il tecnico, quantomeno per primo. Poi, semmai, tocca agli altri. I numeri non hanno dato una mano a Montella e possono assecondare l’esonero, ma uno sguardo più approfondito può far capire che siamo in presenza di una squadra imperfetta e i tanti infortuni non hanno aiutato il lavoro di Vincenzo. Riconosciamogli anche qualche merito: l’esplosione di Castrovilli è roba sua. Sperava di godersi il mercato nuovo proprio per dimostrare la bontà del suo lavoro, ma prima è arrivato il suo esonero. Cose di calcio, il pallone rotola anche così. Non è stato il primo, non sarà l’ultimo. Speriamo che il futuro di Montella possa essere migliore del presente e del recente passato. 

I giorni di sosta natalizia, la Fiorentina ricomincerà il lavoro il 29 dicembre, hanno concesso ai dirigenti viola qualche ora in più di riflessione sulla scelta del sostituto di Montella. Meglio riflettere che fare cilecca. D’ora in poi infatti alla Fiorentina sarà concesso tutto, tranne sbagliare… 

Nella prima parte del campionato gli errori si possono cancellare, nella seconda si va nel muro. Ormai non si scherza più, si viaggia con la calcolatrice in tasca perché in il calcio è matematica: per qualsiasi obiettivo servono punti e questi da qualche parte devono saltar fuori. Nel caso di specie ne occorrono una quarantina. Al termine del girone di andata dovrebbero essere 20, come minimo. E’ la cifra che qualche settimana fa aveva chiesto il presidente Commisso. Bisognerebbe accontentarlo. Inutile parlare di altro, anzi, sarebbe meglio che la dirigenza cominciasse a parlare più spesso di lotta per la salvezza, giusto per sensibilizzare le orecchie di chi non vuole ascoltare.

Con l’arrivo di Iachini sarà fatta anche una riflessione sul mercato. Gli acquisti andranno condivisi e anche le partenze. Pedro aveva già la valigia in mano, adesso si chiederà a Iachini una valutazione, giusto un paio di settimane di lavoro e dopo si capirà se mandarlo a giocare o trattenerlo. Vale per Cutrone, obiettivo sensibile da settimane. Piaceva tanto a Montella che lo aveva lanciato nel Milan, piacerà anche a Iachini? Domande legittime, per risposte urgenti. Interessa molto anche Praet, ma strappare il centrocampista ex Samp al Leicester non è operazione semplice. La Fiorentina ha l’esigenza di intervenire sul mercato a gennaio perché questa squadra va rinforzata senza se e senza ma.