Arthur Melo, il peso di un ingaggio e di una valutazione "monstre"

Arthur Melo, il peso di un ingaggio e di una valutazione "monstre"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Ieri alle 20:20Ex viola
di Redazione FV
fonte Gazzetta.it

Nelle ultime tre stagioni, le sue uniche immagini con la maglia della Juve sono quelle nel giorno del raduno. Una scena che, probabilmente, si ripeterà anche giovedì prossimo, quando la squadra di Tudor si ritroverà alla Continassa per iniziare preparare la nuova stagione. Tra i volti sorridenti dei calciatori che sfilano al J-Medical per le visite di rito, da tre anni a questa parte, ogni estate, c'è pure quello di Arthur Melo, che però, la casacca juventina, poi, non la indossa mai. Qualcuno tra i tifosi, nel frattempo, se lo sarà pure dimenticato, ma non certamente i dirigenti bianconeri, che a ogni sessione di mercato, estiva o invernale che sia, devono fare i conti con un calciatore prigioniero del suo ingaggio e di una valutazione monstre. 

Eredità pesante di un altro modus operandi nelle trattative e di un periodo in cui, in casa Juve, c'era meno attenzione ai conti rispetto a oggi. È l'estate del 2020 quando il centrocampista brasiliano arriva a Torino dal Barcellona in uno scambio dorato con Pjanic: la sua valutazione è di 72 milioni (più 10 di bonus), quella del bosniaco di 60 (più 5). L'effetto immediato è una plusvalenza di quasi 42 milioni, quello a lungo termine i bianconeri lo stanno pagando ancora ora. Perché Arthur piaceva a Maurizio Sarri, che, però, sulla panchina juventina da lì a poche settimane non siederà più. Così, con Pirlo e Allegri, il brasiliano finisce presto in fondo alle gerarchie (tra papere e infortuni) e, poi, imprigionato nella gabbia dorata dell'ingaggio da 8 milioni netti a stagione. Nel 2022 prova a rilanciarlo il Liverpool, che paga addirittura 4,5 milioni alla Juve per il prestito dell'ex Barça e tutto l'ingaggio a lui. Il progetto, però, fallisce di fronte a un infortunio che tiene Arthur fuori per quattro mesi, così nell'estate del 2023 si ripresenta alla Continassa. Il tempo di rinnovare per 3 anni riducendosi lo stipendio a 5 milioni netti, ed ecco un nuovo prestito: alla Fiorentina, per 2 milioni e con metà dell'ingaggio a carico. In viola, la storia si ripete: il brasiliano parte forte e poi esce di scena. 

Così, nel luglio del 2024, riecco Arthur apparire alla Continassa: foto di rito e via ad allenarsi a parte con gli esuberi. Stavolta, però, l'ex Barça non trova sistemazioni che lo convincono fino all'ultimo giorno del mercato invernale e resta fuori rosa a Torino per oltre 4 mesi. Alla fine, va al Girona, di nuovo in prestito, per 700.000 euro e con partecipazione all'ingaggio da parte della Juve rinnovando fino al 2027 con ulteriore decurtazione di stipendio. Ma anche qui, le sue prestazioni non gli valgono un trasferimento a titolo definitivo. Quindi, giovedì mattina Arthur tornerà alla Continassa, sempre alla ricerca di una nuova destinazione. Con il peso di un contratto da poco meno di 5 milioni lordi che fa arrossire le pretendenti e una quota di ammortamento a bilancio ancora di circa 11 milioni. Già, perché nonostante siano passati 5 anni dall'arrivo a Torino, l'ex Barcellona ha ancora un peso notevole sui conti juventini. E se vogliamo dirla tutta, tra costo d'acquisto (72 milioni) e stipendi lordi (poco meno di 30), il brasiliano alla fine è costato alla Juve quasi 100 milioni. Un po' tanti per un giocatore che da tre anni si  limita alle foto di rito nel giorno del raduno...