NAPOLI, Idea Cruz
Dall’8 al 15 d’agosto. Dal «Moretti» con la Juve e l’Inter alla prima ufficiale in coppa Italia col Cesena. Sette giorni per capire. Poi altri dieci per agire. Per comprare. Per completare prima che cominci il campionato quel progetto di rafforzamento che per ora è fermo a metà strada. Hamsik, Gargano, Lavezzi. Benzina verde. Giovani e bravi (anche se l’argentino deve ancora darci dentro parecchio per provarlo) i primi affari di Marino che guarda al campo e pure al buon investimento. Ma non basta. Il direttore generale e Reja se lo sono ripetuto pure a Vienna. Così com’è, il Napoli non risponde ai requisiti d’una squadra che vuol piazzarsi subito alle spalle delle grandi e comunque tra le prime dieci. Insomma, la gioventù, seppure doc, lascia troppi spazi al rischio. Di qui il cambio della strategia. I prossimi arrivi, almeno tre, dovranno rspondere al seguente identikit: età tra i 25 e i 28 anni, esperienza già consolidata nella serie A italiana o in campionati di pari dignità, costo del cartellino non elevato e ingaggio contenuto.
I ruoli? Facile: un marcatore di piede destro, rapido e ben piantato per la difesa a tre; un centrocampista in grado di dare il cambio a Gargano ma anche di giocare a lato del regista, buon saltatore e fisicamente più prestante degli attuali pesi piuma azzurri; un attaccante con referenze, fisico, movimento e stacco da prima punta per dare sponda a Calaiò e alternative al gioco. Ma per l’attaccante il Napoli sarebbe disposto anche a cambiare la sua strategia. Il ritiro della Lazio rafforza l’idea Bogdani (il Chievo oltretutto è interessato a Pià, che a sua volta storce il muso quando sente parlare del Treviso), valutazione tra i 2 e i 2,5 milioni, ma s’apre anche una pista nuova che porta all’Inter e in particolare a Julio Cruz, il trentatreenne attaccante argentino che quest’anno avrebbe ancora meno spazio in nerazzurro. Quindici presenze e 7 gol in campionato nell’ultima stagione (più 4 e tre gol in Europa e 4 e 2 gol in coppa Italia), Cruz potrebbe essere il gran colpo del mercato di De Laurentiis, sempre più convinto, sembra, della necessità di avere in squadra almeno un calciatore in grado di far la differenza. Con l’Inter che là davanti ha già Suazo, Ibrahimovic, Crespo, Adriano e non sa se avrà ancora Recoba, il discorso potrebbe essere presto avviato e anche con buone prospettive di successo. Ciò che frena il Napoli è però l’ingaggio. Cruz guadagna due milioni d’euro a stagione e il Napoli non intende andare oltre certi tetti. Anche per non «innervosire» uno spogliatoio nel quale già c’è qualche muso lungo per le diversità di trattamento. Accarezza Cruz per l’attacco, il Napoli, e pensa anche a Simone Barone per il centrocampo. Ventinove anni, sei stagioni di A alle spalle, il torinista sembra essere finito ai margini delle scelte di Novellino. Di qui la possibilità che venga ceduto. Nel qual caso il Napoli potrebbe approfittarne, visto pure che il Torino ha fatto suoi due calciatori che a Reja non sarebbero dispiaciuti affatto: Corini e Grella. Entrambi presi a parametro zero. Il primo per 500mila euro a stagione e l’altro per 600mila.