MARIANO PAVONE, un bomber da 8 milioni di dollari

28.04.2007 07:44 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: tmwnews.it

Hugo Mariano Pavone è salito alla ribalta internazionale solo per aver segnato il gol decisivo nello spareggio contro il Boca ed aver quindi consegnato il titolo di Campione all’Estudiantes dopo ben 23 anni. Una vittoria inaspettata con un epilogo che ha peraltro garantito anche all’estero una buona copertura mediatica. E’ per questo che molte squadre europee si sono interessate a lui. Normalmente infatti se non giochi nel River o nel Boca e se non fai cose davvero eccezionali (come ad esempio el Kun Agüero nell’Independiente) non ti nota quasi nessuno. E’ successo così per molti giocatori, Gago e Palacio ad esempio già nel Banfield facevano intravedere tutte le loro qualità, poi li compra il Boca per quattro soldi, li mette in vetrina e li vende per 20 milioni ciascuno. La stessa cosa farà il River con Belluschi. E la medesima cosa sarebbe successa con Pavone, destinato prima della vittoria finale ad essere venduto per non più di 4 milioni di dollari al River o al Boca (dove sarebbe salito alla ribalta per valere a giugno sui 15 milioni). Ma ora l’Estudiantes deve sfruttare il momento, sa che molte squadre europee sono interessate al giocatore e cercherà quindi di venderlo per almeno 8 milioni di dollari. La prima offerta di 4,5 milioni di dollari da parte del Genoa infatti è già stata declinata, come pure la seconda di 7 milioni.

Veniamo quindi al punto: Pavone vale 8 milioni di dollari? Sicuramente sì. Chi segue il campionato argentino sa benissimo che Pavone non è solo “quel gol contro il Boca” ma è molto di più. Già capocannoniere del Clausura 2005 con 16 gol in 19 partite, nella stagione successiva ha un rendimento decisamente inferiore (mette a segno solo 5 reti), sia per il fastidioso infortunio che lo tiene fuori due mesi, sia perché la squadra fatica ad ingranare. Con l’avvento di Simeone sulla panchina del Pincha, Mariano ritrova fiducia ed è l’uomo chiave del campionato, segna 11 gol in 19 partite, dispensando fra le altre cose molti assist, fino ad arrivare “a quel gol contro il Boca”, che lo consacra definitivamente. Vedendolo giocare si ha come l’impressione di trovarsi di fronte ad un gladiatore, anzi un guerriero Maya, dotato di una grinta e di una potenza davvero fuori dal comune (il medico dell’Estudiantes paragona la sua forza a quella di un toro), non per niente il suo soprannome è il “Tanque” (carroarmato): corre dietro ad ogni pallone, instancabile, sempre pronto ad approfittare o a procurare egli stesso l’errore dell’avversario. Per caratteristiche tecniche sembra nato da una costola di Batistuta, il paragone può sembrare fuori luogo, ma a rivedere nel Tanque le movenze e i colpi di Batigol sono in molti, ultimo dei quali è stato proprio il Cholo Simeone che di lui ha detto: “Es el sucesor de Batistuta, es un gol caminando”, è un gol che cammina. In verità Pavone è più basso e tozzo rispetto a Batistuta, questo gli impedisce di essere letale nei colpi di testa, ma il tiro è quello, fenomenale potenza, straordinaria precisione e cosa assai importante con entrambi i piedi. Inarrestabile lanciato a rete, non è solo un giocatore da area di rigore, anzi, è rapido e si difende molto bene con la palla fra i piedi, questo gli permette di tornare a prendere palla ed entrare nel vivo del gioco. E’ senza dubbio una prima punta, ma ha dimostrato in questo campionato di saper essere spalla, o meglio di fondersi con successo, con un’altra prima punta (Jose Luis Calderon), sulla carta quindi una coppia non assortita ma che sul campo lo è diventata, innumerevoli sono infatti gli assist che i due si sono scambiati fra loro svariando a turno per tutto il fronte d’attacco.

Si parla proprio nelle ultime ore di un interessamento da parte della Fiorentina: potrebbe essere una soluzione davvero ottima per i viola.

Una scommessa per la quale vale la pena correre il rischio, dato che normalmente i bomber argentini con queste caratteristiche si trovano a meraviglia in Italia (oltre a Batistuta pensiamo a Crespo e a Cruz). Le credenziali per fare bene ci sono tutte, Pavone ha 24 anni ed ha segnato 50 gol in 160 partite con l’Estudiantes, se a qualcuno sembrano pochi ricordiamo che Batistuta ha lasciato l’Argentina 22enne dopo aver segnato 20 gol in 65 partite, la media è identica.

Ecco due video di Pavone.