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Pellegrini (sala stampa): "Volevamo vincere, non pareggiare. Puntiamo la Champions"

Pellegrini (sala stampa): "Volevamo vincere, non pareggiare. Puntiamo la Champions"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 00:53Dagli inviati
di Niccolò Santi

Il tecnico del Real Betis, Manuel Pellegrini, ha commentato in conferenza stampa l'eliminazione inferta alla Fiorentina in semifinale di Conference League: "Siamo molto felici, avevamo questa responsabilità di riuscire a giocare la finale. Abbiamo avuto occasioni per migliorare il punteggio, ma ovviamente loro poi hanno pareggiato e noi abbiamo fatto bene le cose. Arrivavano molto poco alla nostra porta, abbiamo fatto un secondo tempo completo. Purtroppo siamo dovuti andare ai supplementari, ma abbiamo conquistato la finale. Sono contento di quello che hanno fatto squadra e staff".

Ci può dare una fotografia dell'atmosfera che si respira nello spogliatoio?
"C'è allegria, la partita di Siviglia non rispecchiava la partita che avevamo fatto. Eravamo venuti qui per vincere e non per pareggiare, ma alla fine siamo riusciti a portare a casa l'obiettivo".

Sono state sfruttate non tutte le occasioni, vero?
"Sì, ma questo ci ha regalato più emozioni. Abbiamo conquistato la finale con merito. Vorrei sottolineare la maturità di tutta la rosa, non solo della squadra titolare".

Come stanno gli infortunati?
"Bartra e Lo Celso hanno dei fastidi. Il primo ha subíto un colpo alla schiena, per questo l'ho cambiato. Come Lo Celso. Stiamo facendo molte sostituzioni, per cui abbiamo giocato con tutta la rosa disponibile".

Ci saranno giorni liberi per la squadra?
"Stiamo andando troppo avanti... Abbiamo appena vinto la partita, pensiamo ad adesso. Il grande merito di questa squadra è stato conquistare la finale nonostante i tanti infortuni. Possiamo puntare all'Europa League, ma il gruppo non si vuole accontentare. Vedremo strada facendo. Ora pensiamo alla partita di domenica".

Che messaggio vuole dare ai tifosi, venuti a Firenze nonostante il giorno di festa?
"Ci hanno dato motivazione, dopo aver giocato a Barcellona siamo tornati alle 1:30 ma loro ci hanno seguito ugualmente incoraggiandoci. Ci manca la gioia finale nonché la seconda gioia, cioè poterci qualificare per la Champions".

Qual è il limite massimo di questa squadra?
"Si vedrà quando giocherà contro un'avversaria di livello superiore. Dobbiamo essere ambiziosi e migliorare continuamente. Il merito della squadra è di non essersi accontentati di qualificarsi quattro volte. Dobbiamo continuare così".

Prima dei supplementari cosa ha detto ai giocatori?
"All'intervallo si parlava del fatto che non meritavamo di perdere e che quindi dovevamo fare di più. Col vantaggio dell'andata stavamo 2-2 nonostante lo svantaggio stasera. L'importante è non accontentarsi mai e fare sempre un passo in avanti".

Si diceva che sarebbe stato possibile parlare di rinnovo prima della finale.
"Questo non è il momento adatto per parlarne, la questione non mi toglie il sonno".

Cosa significa giocarsi la prima finale europea?
"Sono contento per i tifosi. Dalla prospettiva personale c'è felicità per l'impegno della squadra. Stimo molto Maresca, se non potremo vincere questa finale sarà comunque un ottimo obiettivo per lui che sta iniziando la sua carriera. A me piace agire, credo sempre che le cose che arriveranno saranno sempre più importanti di quelle accadute in passato. Io sono il primo a voler trasmettere questo concetto ai giocatori.