COMMISSO, ECCO IL VIOLA PARK. DELUSO DA CHIESA E CRITICHE
È tempo di conferenza stampa a Bagno a Ripoli. Per presentare il nuovo progetto del centro sportivo della Fiorentina c'è anche il presidente Rocco Commisso che ha fatto il punto della situazione. Queste le sue parole, raccolte da FirenzeViola.it:
"Il sindaco Casini venne a giugno dicendo che voleva parlare con me e Barone: da lì è cominciato il percorso del centro sportivo. I progettisti di Della Valle avevano un'opzione a Campi Bisenzio che sarebbe costata 30 milioni, ma poi con la mia famiglia ci siamo innamorati di Bagno a Ripoli, anche perché siamo molto vicini a Campo di Marte. Ringrazio la regione, la città metropolitana, soprattutto la Soprintendenza che ci ha aiutato ad andare avanti e al nostro team della Fiorentina. Abbiamo lavorato un anno per portare avanti questo progetto, con tanti incontri con staff sportivo, prima squadra... Insomma tutti ci hanno messo le mani. Il progetto è tutto privato, cioè che i soldi spesi sono solo della famiglia Commisso. Sono venuto qui a investire e lasciare qualcosa di bello a Firenze, il centro sportivo sarà il primo impianto così grande nella storia della Fiorentina. Quando le critiche arrivano, speriamo dicano anche le cose buone che sono state fatte fino ad oggi: sono sicuro che i tifosi siano orgogliosi di avere una casa viola. I soldi che metteremo saranno più di 70 milioni, ogni giorno verranno più di quattrocento persone solo per lavorare o allenare, sarà una cosa bellissima, rispettosa del territorio e della bella storia della Toscana. Questo è il più grande investimento privato fatto nella storia di Bagno a Ripoli. Questo è un esempio di quel che può fare Rocco quando si parla dello stadio. La Fiorentina potrà essere orgogliosa per tanti anni di questo progetto.
Il nome Viola Park è provvisorio, perché?
"C'è l'opportunità di mettere Mediacom Viola Park o altro. Il nome di Davide Astori resta ai Campini".
C'è un particolare del centro sportivo in cui la sua opinione è contata di più?
"Ho sentito i direttori e l'importanza di avere tutti questi campi mi ha interessato molto. Mi sono concentrato più sulla bellezza, io ho voluto la fontana mentre mia moglie la la chiesa. Ogni giorno al centro sportivo mangeranno quattrocento persone, ma a volte anche quattromila se c'è l'opportunità di portare i tifosi a vedere la prima squadra".
Avere un grande centro sportivo può portare punti in più in classifica?
"Non solo, quando i giocatori vedranno questo impianto vorranno venire da noi con più facilità".
C'è una data in cui vuole tagliare il nastro del progetto?
"Abbiamo immaginato la data del 2 gennaio per l'inizio dei lavori. Spero di finire entro un anno".
Il centro sportivo sarà molto vicino al Franchi ma lontano da Campi Bisenzio. Vuol dire qualcosa?
"No, pensiamo semplicemente che Bagno a Ripoli sia bellissima. Il progetto dello stadio era stato fatto su Campo di Marte, poi la Mercafir. Inizialmente non avevamo neanche l'opzione Campi Bisenzio. Indipendentemente dal nuovo stadio siamo molto contenti del centro sportivo di Bagno a Ripoli. Io voglio fare cose che resteranno negli anni a Firenze".
Sono aumentati i costi per via delle richieste della Soprintendenza?
"Sì, qui in Italia in generale sono molto alti rispetto a quanto abbiamo speso in America per la sede Mediacom. Per Bagno a Ripoli versiamo più della metà di quanto è servito per lo Juventus Stadium".
Il centro sportivo è da scudetto: la squadra quando sarà da scudetto?
"Per cinquant'anni siete stati senza scudetto, a me non volete dare nemmeno tre o quattro anni. Abbiamo diciannove nuovi giocatori, io faccio le cose come si devono fare, col tempo e le aspettative che ritengo giuste. Quando riporto gli esempi della Lazio, l'Atalanta, il Napoli... Andate a vedere quanto ci hanno messo. E' più facile criticare che fare, qui siete bravi a criticare. Però ci vuole tempo come ho fatto con la Mediacom, quindi abbiate pazienza: le critiche che sono state fatte non mi vanno bene".
Lei e la sua famiglia siete rimasti molto male per l'addio di Chiesa?
"E' vero. A Chicago l'anno scorso la prima cosa che ho fatto è stata aspettare Chiesa davanti al bus: vi dico solo che ancora non l'ho sentito, pensate voi. Non penso di meritarmelo. Comunque voglio dire che abbiamo perso Chiesa ma abbiamo la nuova chiesa qui al centro sportivo".
Le critiche la infastidiscono?
"Ho messo molti soldi per gli ospedali, nessuno mi ha ringraziato. Ora faccio il centro sportivo e tutti mi elogiano. Siete più orientati a fare critiche, e quando fate i paragoni dimenticate l'altro 50%. Poi dite che io ho affermato che i soldi non sono problema, che stupidaggine: quando mai ho detto che i soldi vanno buttati? Dicono che non metto i soldi, ma ho perso quasi 80 milioni tra l'anno scorso e adesso. Non mi importano le critiche, però serve più equilibrio sulle valutazioni".
Dal punto di vista economico è tranquillo in questo periodo?
"Mediacom vedrà i suoi risultati la prima settimana di ottobre. La nostra forza è la banda larga, stiamo andando molto bene e per questo posso fare investimenti senza preoccuparmi: questo volevo dire, non che li voglio buttare".
Un bilancio da quando è qui?
"Vedo che le critiche stanno crescendo: vanno bene quando sono giustificate".