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La lezione dello psicologo Gosens: contro il Napoli servirà lo spirito dei leader

La lezione dello psicologo Gosens: contro il Napoli servirà lo spirito dei leaderFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 13:00Copertina
di Andrea Giannattasio

Robin Gosens non ha bisogno di urlare per farsi sentire. Gli basta scegliere le parole giuste, quelle che entrano nello spogliatoio come un mantra e diventano bussola per un gruppo che sa di avere davanti settimane decisive. Il tedesco lo ha confermato anche oggi, parlando al Corriere Fiorentino: “L’anno scorso abbiamo fatto 65 punti, e nello spogliatoio ci siamo detti che l’obiettivo è migliorare quel punteggio. La Champions sarebbe il massimo e di certo ci proveremo con tutte le nostre forze, l’importante è che non diventi un obbligo perché la concorrenza è tanta. Se vogliamo rendere al massimo dobbiamo essere liberi di testa”. È qui che si gioca la vera partita della Fiorentina: sulle gambe sì, ma soprattutto nella testa.

Al tavolo delle grandi
Sabato arriva il Napoli, e Gosens non ha nasconde la voglia di rivincita: “Vogliamo dare subito un segnale forte. A noi stessi, ai nostri tifosi e al campionato. Batterci deve diventare difficile per tutti” il pensiero del terzino, che ancora una volta ha parlato da leader. Un manifesto che non lascia spazio a interpretazioni: la Fiorentina vuole presentarsi al tavolo delle grandi con ambizione e carattere e dare soprattutto uno scossone alla classifica dopo i due pareggi contro Cagliari e Torino che hanno fatto storcere la bocca a una parte dei tifosi.

Test psicologico coi campioni
Ma la sfida contro i campioni d’Italia va oltre i tre punti. Sarà infatti un test psicologico, un banco di prova in cui saranno i leader a fare la differenza. Gosens, che sembra essersi calato di nuovo nel ruolo di “psicologo aggiunto” della squadra, non è l’unico a doversi caricare la responsabilità. Accanto a lui ci sono uomini di spessore come De Gea, chiamato a portare sicurezza e calma in porta; Dzeko, che con la sua esperienza deve trasformare la pressione in lucidità; e Kean, atteso al salto di qualità proprio nelle gare che contano e a dare continuità a quanto fatto vedere in questi giorni con la Nazionale. La pressione non manca. Dopo il Napoli, il calendario non concede respiro: Como, Pisa, Roma, Milan, Bologna e Inter. Un tour de force che rischia di segnare la stagione e che trasforma la sfida di sabato in molto più di una semplice partita. È il primo mattone di un percorso in cui la Fiorentina dovrà dimostrare se il sogno Champions è un’utopia o un obiettivo reale.