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L'estate di Pradè: un inizio rapido e concreto, ora servono le uscite e gli ultimi 2-3 colpi

L'estate di Pradè: un inizio rapido e concreto, ora servono le uscite e gli ultimi 2-3 colpiFirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini
Oggi alle 15:00Copertina
di Lorenzo Marucci

E' partita presto l'estate di Daniele Pradè, molto prima dell'inizio ufficiale del 21 giugno. Sì perché a sorpresa ha subito dovuto fare i conti con le clamorose dimissioni di Raffaele Palladino, dopo che con lui si era già iniziata a programmare la nuova stagione. Pochi giorni per riflettere e per fare un giro d'orizzonte, poi le idee del ds e del club si sono concentrate su Stefano Pioli, il tecnico individuato per dare sostanza alle ambizioni e che con entusiasmo ha subito detto sì alla proposta viola. 

Inizio rapido - "Sarà un mercato di seconda battuta", aveva detto Pradè nel corso della conferenza stampa di fine stagione alludendo al fatto che inevitabilmente la Fiorentina avrebbe dovuto aspettare un po' di tempo prima di poter mettere a segno i suoi colpi. E invece in realtà la Fiorentina, contrariamente alle stagioni precedenti, si è subito caratterizzata per il suo attivismo, forse anche sulla spinta di Pioli, desideroso di avere subito buona parte del gruppo a disposizione. Senza attendere dunque i viola hanno prolungato il contratto a De Gea fino al 2028 e il 24 giugno è stato trovato anche l'accordo (con leggero sconto, 13 milioni) per il riscatto di Gudmundsson. Contemporaneamente il ds insieme al prezioso lavoro di Goretti ha anche accelerato per gli acquisti. Già sul finire di giugno è stata trovata l'intesa per Dzeko, il 25 di giugno è stato ufficializzato l'acquisto di Fazzini dall'Empoli, il primo luglio quello di Viti in prestito dal Nizza.

Gli ultimi quindici giorni - Trattenuto Kean per cui ora il ds si getterà al lavoro per il nuovo contratto, si è aperta una fase di riflessione sul centrocampo che ha poi portato all'acquisto di Sohm. Adesso però per gli ultimi quindici giorni di trattative si apre l'ultima delicatissima fase del mercato. E' necessario piazzare gli esuberi - da Ikone a Barak - e non sarà affatto semplice e al tempo stesso occorrerà dare a Pioli il vice Kean che ha richiesto. C'è da definire in un senso o in un altro la questione Mandragora e provare a regalare al tecnico un altro centrocampista. E va anche individuato in maniera definitiva un vice-Dodo considerato che Fortini sembra destinato ad essere ceduto in prestito. Dunque, come si può capire è un'agenda davvero fitta quella del ds Pradè per le ultime due settimane di mercato. Quindici giorni in cui proverà insieme al suo team a rendere la Fiorentina competitiva magari anche per la Champions.