Fiorentina ora è tutta un'altra musica. Dal campo al mercato una partenza sprint che fa sognare

Sulla carta era quel che tutti si aspettavano, una Fiorentina capace di far valere la propria qualità e in grado di mettere in discesa la gara di ritorno, all’atto pratico un turno d’andata del play-off di Conference finalmente senza troppe sofferenze. A Presov, in Slovacchia, i viola ipotecano l’accesso al girone dopo 90 minuti con poche sbavature e grazie ai punti di forza sui quali Pioli può costruire l’assetto definitivo della sua squadra.
Garanzia De Gea, ingenuità Kean
Tra i migliori d’altronde c’è sempre e comunque il portiere spagnolo, che anche giovedì sera ha mostrato tutto il suo valore. Due interventi da vedere e rivedere (soprattutto il primo) che hanno ricordato l’importanza di un estremo difensore in grado d’intervenire anche quando i centrali (nell’occasione Pongracic) si ritrovano scavalcati. E dall’altra parte, al centro dell’attacco, un Kean subito incisivo. Ovvio che l’espulsione del centravanti sia l’unica nota stonata della serata di Presov, altrettanto che l’ingenuità sia veniale, senza contare che almeno quest’anno l’assenza del numero 20 fa certamente meno paura vista la presenza di Dzeko e l'arrivo di Piccoli.
La mano di Pioli, il rilancio di Ndour nel 3-4-2-1 e la crescita di Gudmundsson
E poi c'è la mano dell'allenatore che alla prima ufficiale azzecca praticamente tutte le scelte di formazione. Se alla vigilia era lecito attendersi il cosiddetto tridente pesante la scelta di affidarsi a Ndour in un ruolo ibrido che non cambia il 3-4-2-1 fin qui utilizzato è subito vincente, perché è soprattutto il nazionale Under 21 a legare il gioco tra il centrocampo e la trequarti, liberando Gudmundsson. L'islandese avrà pure sbagliato un po' troppo nel primo tempo di giovedì, soprattutto in area di rigore, ma la libertà di cui gode si tramuta in una presenza diversa al passato, certificata dal gol del 3-0 finale dal valore pesante visto che giovedì prossimo a Reggio Emilia la Fiorentina andrà a giocare senza troppe preoccupazioni.
Dal campo al mercato
Insomma intorno alla Fiorentina si respira legittimo ottimismo, persino inedito almeno rileggendo gli ultimi anni, tanto più considerati gli scenari di mercato che si vanno profilando. Se il rinnovo di Kean è questione sempre più vicina a considerarsi chiusa, come anticipato dal dg Ferrari nel prepartita di giovedì, è ancora in entrata che il club di Commisso potrebbe continuare a essere protagonista. Con un nuovo esterno come Lamptey che i viola hanno individuato come vice Dodò o con un nuovo centrocampista che arrivi sul fil di lana, quando per intendersi potrebbe esser Richardson a essere sacrificato. Insomma la musica sembra davvero cambiata, in campo e sul mercato, ed è per questo che alla vigilia dell’esordio in campionato intorno alla Fiorentina si respira un’aria probabilmente mai così salubre.
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