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È l'ora del soldato Comuzzo. Dalle difficoltà alla speranza di tornare ad essere il difensore sicuro e efficace  

È l'ora del soldato Comuzzo. Dalle difficoltà alla speranza di tornare ad essere il difensore sicuro e efficace  FirenzeViola.it
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di Lorenzo Marucci

Dove è finito Pietro Comuzzo? In tanti si stanno ponendo questa domanda non solo alla luce delle difficoltà evidenziate da Pablo Marì ma anche perché recentemente pare sparito dai radar. Lui, il Soldato Comuzzo, era diventato nella prima parte della scorsa stagione un fiore all'occhiello per il club e un titolare praticamente inamovibile. Adesso però deve risalire la china, rimboccarsi le maniche e recuperare terreno con l'umiltà che non gli è mai mancata. E deve iniziare a sfruttare le chance che Paolo Vanoli gli concederà, magari a partire proprio da domani in Conference con l'Aek Atene. Con il nuovo allenatore viola, nelle ultime due partite di campionato, è sempre partito dalla panchina e non è mai entrato. L'ultima apparizione risale al sei novembre scorso, quando fu inserito - senza convincere - negli ultimi venti minuti nella partita contro il Mainz. 

Il Soldato vuol riemergere - L'anno scorso di questi tempi si parlava di lui come del marcatore di ferro, del difensore che per caratteristiche ricordava addirittura Vierchowod. Nel mercato di gennaio si è guadagnato le attenzioni di club importanti, non a caso è arrivata la proposta del Napoli superiore ai trenta milioni rispedita al mittente da parte del presidente Commisso. Le ipotesi di mercato hanno probabilmente lasciato qualche strascico, ma il valore del giocatore progressivamente è riemerso anche nel corso della seconda parte dell'annata. Poi l'offerta milionaria araba in estate lo ha fatto vacillare, ma in lui ha prevalso la voglia di continuare a misurarsi in un calcio di più alto livello e con la casacca viola addosso. In estate però ci si è messo di mezzo un virus debilitante che lo ha condizionato. Ed è arrivato qualche errore a partire proprio dal match contro il Polissya ad agosto. 

I numeri - Finora in serie A in stagione ha messo insieme sei presenze (cinque da titolare) per un totale di 375 minuti. In Conference invece, oltre alle due del play off, ha collezionato tre presenze di cui una dall'inizio, quella con il Rapid Vienna. La media voto di Firenzeviola.it per lui è di 5,5 ma adesso il tempo pare essere dalla sua parte. E' vero che con la maglia viola non gioca da più di venti giirni ma è comunque reduce dalle prestazioni con l'under21, contro Polonia e Montenegro. Quest'ultima gara è stata particolarmente positiva e Comuzzo si è meritato voti alti. Ora tocca a lui riprendersi la scena e tornare ad essere quel difensore attento, arcigno e soprattutto efficace.