PERCHE' PRENDERSELA CON MONTOLIVO?
"Ma perché questa crociata contro Montolivo, questo “dagli all’untore”? Non ho mai sentito un calciatore così vicino ai miei sentimenti, alle mie sensazioni. E’ dalla partenza di Prandelli (momento nel quale è finito non un, ma il ciclo) che avvertiamo che “il clima e l’ambiente sono cambiati” ma abbiamo voluto credere, e forse lo ha fatto anche il nostro capitano, che la venuta di Mihajlovic potesse dare una sferzata alla situazione. Ma così non è stato anzi, volta la carta e peggiora come dicevano i nostri nonni. Se Montolivo, come noi e anche la società, ha ritenuto la semifinale di Coppa Uefa e le qualificazioni alla Champions, delle vittorie ma ora capisce che possono essere solo dei miraggi, dobbiamo crocifiggerlo?
Ad oggi le rassicurazioni della dirigenza, lasciano il tempo che trovano e le decisioni importanti, vedi CDA, continuano ad essere rinviate. Per Riccardo, probabilmente, non è più tempo di rinvii.
Come tante situazioni, poteva esserci maggiore chiarezza già dallo scorso anno, quando si era affrontato il possibile rinnovo trascinato e mascherato dietro la famosa differenza di 100 mila euro.
Perché la società, allora, non ha forzato una risoluzione? Se non firmi, mi sento autorizzato a venderti e non mi ritrovo, come adesso, nelle mani dei procuratori cha fanno “il bello e il bellino” e la cessione renderà alla Fiorentina molto meno.
Visto che le parti non sono riuscite a parlarsi prima, sarebbe carino, visto che Montolivo è pratico, fare una nuova “intervista doppia” con ADV per vedere cosa viene fuori, ma penso che ci sarebbe poco da ridere.
Ma se un calciatore, il capitano della nostra squadra manda dei segnali di allarme, che sono gli stessi che sento sugli spalti, al bar, negli uffici, ai giardini perché non devo credergli? Che poi gli calzino a pennello per salutare la piazza, senza sollevamento di masse (che non si farebbe più per nessuno!), può essere più indolore per lui.
Trovo molto romantico, e vero, pensare che Firenze sia la città più bella del mondo ma un calciatore deve pensare prima a quello che gli darà il campo e poi vedere se intorno c’è il Piazzale Michelangelo o il Campanile di Giotto (tanto poi tornano in tanti!).
Io non sono arrabbiata con Montolivo, non mi affeziono più morbosamente a nessun calciatore, ma sono molto preoccupata per il nostro futuro perché sono convinta che quello che ha esternato Montolivo sia il pensiero di molti altri nostri calciatori.
L’effetto domino sarebbe pericoloso, ma sarebbe ancora più pericoloso sottovalutare (nuovamente) i malumori dentro e intorno alla Fiorentina."
La Signora in viola