LOTTA CHAMPIONS, Quanto vale questo Milan?

23.04.2008 10:28 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Milannews.it

La domanda sorge spontanea, visto che siamo quasi al termine di una stagione contraddittoria sotto molti punti di vista: il Milan è campione d'Europa e del Mondo in carica ma non potrà difendere questi titoli, essendo già stato eliminato dall'attuale Champions League e, di conseguenza, non potendo tornare in Giappone per il prossimo Mondiale per club; inoltre, in campionato viaggia a distanza siderale dalla vetta e rischia fortemente di fallire anche la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League. Chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, ovvero la società, continua a sbandierare con orgoglio i titoli conseguiti e il fatto di essere, non solo i campioni del Mondo in carica ma anche il club più titolato del Mondo; chi vede il bicchiere mezzo vuoto (soprattutto gran parte della tifoseria) borbotta e recrimina perchè non è bello arrivare per la seconda stagione consecutiva a decine di punti dalla vetta (cioè dall'Inter, cosa che amplifica il malumore) senza mai riuscire a vincere un confronto diretto con le altre grandi. In effetti la statistica che riguarda le sfide con Inter, Roma e Juventus nelle ultime due stagioni è impietosa: tre sconfitte in altrettanti derby, tre sconfitte e un solo pareggio contro i giallorossi, una sconfitta e un pareggio contro la Vecchia Signora; nemmeno una vittoria, anche se manca ancora il derby di ritorno (in programma il 4 maggio) per completare la serie e, si spera, centrare finalmente il primo successo. In pratica il Milan "campione di tutto" fuori dai confini nazionali, stenta moltissimo in patria e lo dimostra con un rendimento casalingo in campionato non certo da grande squadra: solo 6 successi in 17 partite e molte prestazioni deludenti e sofferte che hanno esasperato i tifosi più fedeli, stufi di vedere spettacoli non all'altezza. Negli ultimi tempi il Milan si è un po' ripreso: due successi convincenti in casa (contro Cagliari e Reggina), buone prestazioni contro Roma e Juventus (anche se sono arrivate due sconfitte) e, in generale, la sensazione che la squadra sia cresciuta nel momento in cui è stata eliminata dalla Champions League e ha finalmente avuto le settimane libere per allenarsi e recuperare una condizione decente. Per questo motivo, se qualche tempo fa si parlava di rivoluzione epocale e di molti innesti in una rosa da rifare quasi completamente perchè alla fine di un ciclo, ora si può valutare tutto con più calma e serenità per capire che, in fondo, non tutto è da buttare e c'è molto da salvare e confermare. Ad esempio, nel momento in cui Ancelotti ha recuperato l'attacco di Atene, Montecarlo e Yokohama, ovvero Seedorf e Kakà dietro a Inzaghi i risultati si sono visti: cinque gol in tre partite per SuperPippo, prestazioni meravigliose per il Pallone d'Oro e grandi giocate anche dell'olandese, forse il meno positivo dei tre ma sempre fondamentale per gli equilibri della squadra.

In pratica il vero Milan ha dimostrato di essere ancora valido e competitivo, a condizione di non essere costretto a giocare troppe partite ravvicinate e qui sta il punto: il dovere della dirigenza è quello di ampliare in quantità e qualità la rosa per essere finalmente competitivi su tutti i fronti fino alla fine della stagione; intendiamoci, nessuno pretende di vincere tutti gli anni sia il campionato che la Champions, cosa che sembra proibitiva per chiunque e non solo in Italia, ma sarebbe bello tornare a lottare per lo scudetto senza per questo dover sperare di uscire dalla Champions per avere la possibilità di allenarsi con calma e non avere impegni infrasettimanali, oppure puntare ad arrivare in fondo alla competizione europea senza dover snobbare il campionato come in queste ultime due stagioni. L'attuale rosa del Milan non è da buttare: nessuno discute i vari Kakà, Inzaghi, Seedorf, Pirlo, Gattuso, Ambrosini, Nesta, Kaladze, Oddo, Jankulovski ecc. ecc. ed è vero anche che a livello di squadra titolare il Milan non teme confronti con chiunque e lo ha ampiamente dimostrato in questi anni; il fatto è che ci vogliono seconde linee numerose e valide di cui l'allenatore si fidi e che possano essere schierate nelle partite meno importanti senza per questo pregiudicare rendimento e risultati; per questo penso che, invece di pochi acquisti molto costosi, bisognerebbe puntare su tanti giocatori di buon livello e un paio di campioni (ad esempio una forte punta centrale e un grande portiere, ruoli in cui il Milan è più carente), perchè la base di partenza è e rimane buona. Insomma la risposta alla domanda potrebbe essere che questo Milan vale ancora molto, a patto che non lo si creda perfetto, instancabile e immortale e si pensi a rinforzarlo con una campagna acquisti abbondante e mirata, in cui si punti più a cosa serve alla squadra e all'allenatore e meno ai capricci personali di presidente e dirigenti vari, per tornare finalmente ad essere protagonisti in tutte le competizioni e nell'arco di tutta la stagione e non solo a sprazzi e in tornei di breve durata, in cui bastano poche partite giocate alla grande a garantirti trionfi e gloria. L'errore è già stato commesso la scorsa estate e si sa che...sbagliare è umano, perseverare è diabolico!