L'AMORE NON PASSA, MA QUEL "PATTO"...
Ma che fa ADV mi si trasforma in Berlusconi e fa un patto, invece che con gli italiani, con i soli fiorentini? Andrà mica da Vespa a sottoscriverlo? E cosa ci scriverà il nostro nuovo Patron? Già qui non mi trova tanto d’accordo perché questo titolo è tagliato su misura per Diego, leader carismatico e indiscusso della famiglia e proprio per questo mi manca molto.
Ma se Andrea mi assicura che la sua passione può bastare, cercherò di fidarmi, curiosa anche di vedere chi saranno le nuove persone (non personaggi, quindi le crociate pro Antognoni, non hanno sfondato il cuore dei nostri proprietari) che entreranno in società.
Ha parlato molto ADV, di cose scontate, di cose che già sapevamo ed altre le ha ribadite.
“Il nuovo progetto viola va dal quarto all’ottavo posto”, quindi Champions addio: è stato bello ma da oggi irripetibile! Questo è assodato, almeno non accadano “miracoli a Firenze”, ed è una realtà nella quale ci siamo calati perfettamente dal campionato appena finito. E’ vero anche che la ex Coppa Uefa è pur sempre una bella competizione che oggi firmerei ad occhi chiusi per il prossimo anno.
“Montolivo deve spiegare alla città, ai tifosi e poi a me se vuole rimanere a Firenze” mi pare di poter dire che lo abbia già fatto, forse con i modi sbagliati, ma la chiarezza c’è stata e rimpallarsi le responsabilità ricorda solo vecchie ferite prandelliane.
La soluzione pare abbia solo una via d’uscita e cioè la partenza del capitano perché, non avendo palesemente più stimoli, deve andarsene in compagnia di altri suoi colleghi riconosciuti da ADV privi di voglia di indossare ancora la maglia viola.
Tutto questo grava in modo esponenziale sulle spalle di Corvino, definito dallo stesso Andrea come “uno dei più bravi d’Europa, che sa che deve fare una grande squadra”.
Essendo questo, forse, l’unico cerino che può riaccendere l’entusiasmo viola e volendo credere ad ADV, dovremmo essere sulla buona strada. Chi poi partirà, se partirà, visto che grandi richieste sembrerebbe al momento non ci fossero, chi poi arriverà, se arriverà, badando al fair play finanziario, sono enigmi ai quali per ora non può rispondere nessuno.
Su un concetto però vorrei dissentire col nuovo Patron: “non sono permaloso”!
Ma come, se ha tirato in ballo più volte gli striscioni esposti dai tifosi (alcuni anche simpatici, come ha affermato), gli insulti (chiaramente condannabili) di alcune persone della tribuna che lo hanno allontanato dalla presidenza, se ha sottolineato “sempre se la famiglia è gradita, altrimenti possiamo cercare col Sindaco una nuova dirigenza”! Sono affermazioni che dimostrano un disagio umano, più o meno comprensibile, e non c’è niente di sconveniente a “prendersela a male”.
Anche noi tifosi “mettiamo il broncio” (per usare un eufemismo) quando vediamo i DV impegnati con il Colosseo, Pompei e anche La Scala e ci viene detto che se “non c’è la Cittadella, non ci sono alternative valide per fare entrate”.
Sono comunque d’accordo quando dice che “l’amore non passa, può cambiare l’umore ma non l’amore”.
L’umore non è stato sollevato tantissimo da queste parole, ora però passiamo ai fatti e ad “una grande campagna acquisti” come auspicato.
La Signora in viola