SEMPLICI, Il mio colore è il viola, ma alleno il Cagliari

11.05.2021 14:32 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: TMW
SEMPLICI, Il mio colore è il viola, ma alleno il Cagliari
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il tecnico del Cagliari, Leonardo Semplici, ha presentato in conferenza stampa la partita di domani contro la Fiorentina. Di seguito le sue dichiarazioni.

Pensa al turnover, magari con la difesa a 4? Quanto l'hanno ferita le dichiarazioni del post Benevento?
"Stiamo valutando con lo staff, sia atletico che medico, le condizioni di tutti. Nella rifinitura di stasera vedremo tutto, ma vogliamo fare una grande prestazione domani. Per quanto riguarda il mio cammino, sono contento di quello che i ragazzi sono riusciti a dimostrare: credo che il nostro percorso sia sotto gli occhi di tutti, nel calcio esistono gli episodi per tutti ma noi guardiamo soltanto alla gara di domani".

Quanto conta la partita di domani?
“Dal mio arrivo abbiamo fatto solo partite di questo tipo: tutte sono state una finale di campionato, domani non cambierà l’approccio. Abbiamo tirato fuori un grande carattere e una grande mentalità, dunque affronteremo la Fiorentina come abbiamo fatto con le altre: anche loro hanno vissuto una stagione simile alla nostra, non meritavano questa classifica per la rosa che hanno. Sicuramente proveremo a fare più punti possibile”.

Difesa a quattro o a tre? Giocheranno Duncan o Rugani?
“Non puoi chiedermi questo (ride, ndr), gli allenatori a queste domande secche non rispondono mai nel pre-partita. Come detto prima, stiamo valutando la condizione fisica di qualcuno e da questo dipenderà il modulo”.

Come sta Rugani?
“Daniele è un grande professionista, si sta comportando bene come sempre: in questo gruppo chiunque entra lo fa con la giusta mentalità, puntando sempre al bene comune. Sta dando il massimo”.

Prima del Parma si aspettava questo rendimento?
“A immaginare il nostro rendimento sarei stato un mago, ma non lo sono. Credevo certamente nelle possibilità della salvezza nonostante la situazione difficile. Ci ho creduto fin dal primo giorno, perché ho visto le qualità dei ragazzi e risvegliato la loro voglia di lottare. Siamo diventati squadra, abbiamo creato una forte identità che ci ha permesso di venire fuori dalle difficoltà”.

Qual è il vero Cagliari? Che effetto le fa ritrovare la Fiorentina?
“I conti li faremo soltanto alla fine, per ora penso solo ai 95 minuti di domani contro la Fiorentina. Io sono fiorentino, quelli viola sono i miei colori ma sono un professionista: sono venuto qui a Cagliari per offrire rispetto e passione. In questo momento il Cagliari è la mia squadra del cuore”.

Che effetto le fa ora avere questa classifica? Quanto è importante Zappa?
“Su Gabriele avete visto che non ho mai dimenticato nessuno, ho sempre fatto le scelte più consone al momento e Zappa è tra queste. Ho creato una squadra di 17-18 titolari. Mi spiace per chi ho utilizzato meno, ma da allenatore far partecipi più giocatori credo sia un valore aggiunto. Sono stati bravi loro a mettermi in difficoltà nelle scelte. Sulla classifica fa piacere ma vedo troppi elogi, stiamo attenti e pensiamo alla Fiorentina. Perché ancora manca la conclusione di questa nostra rincorsa. Sarà una partita durissima perché sono bravi e hanno un grande allenatore”.

Che schema avete preparato sul gol di Lykogiannis a Benevento?
“Abbiamo studiato che loro non mettevano l’uomo al limite dell’area e abbiamo messo un tiratore al limite. Devo dire che in allenamento non gli era mai riuscita così bene la conclusione, sono cose normali che si studiano in settimana e siamo stati bravi a trovare subito un gol così. Dopo il loro pari non abbiamo fatto bene e non doveva succedere, perché gli abbiamo dato troppo campo ma in uno scontro salvezza è normale e può succedere: ora però non dobbiamo ripetere queste disattenzioni”.

Nainggolan fu strepitoso contro la Fiorentina l’anno scorso, in che condizioni arriva alla sfida?
“Devo essere sincero, non abbiamo parlato della partita dell’anno scorso con Radja ma da lui mi aspetto che sia, come sempre, un giocatore chiave per noi".

Iachini ha fatto capire di vivere un periodo non del tutto agevole da allenatore della Fiorentina, cosa ne pensa?
"Intanto lo ringrazio per i complimenti che ha fatto, ma gli elogi vanno ai calciatori. Per il resto posso dire che quando subentri, così come è successo a me, vivi situazioni particolari e se porti in porto la nave sono traguardi rispettabili”.

Come ha rivitalizzato Pavoletti? Il futuro di Semplici sarà ancora in rossoblù?
“Sul mio futuro non voglio parlarne ora, perché abbiamo un obiettivo e un pensiero fisso che è la salvezza. Siamo stati bravi tutti insieme, dal direttore al presidente a superare le difficoltà. Quando sarà il momento, se raggiungeremo la salvezza, parleremo del mio futuro ma non vedo nessun problema al momento, poi i matrimoni si fanno sempre due e vedremo. Per quanto riguarda Leonardo lo conoscevo da avversario, le sue caratteristiche e la sua voglia di mettersi in discussione specie dopo l’infortunio. Era stato utilizzato poco perché ogni allenatore ha le proprie idee, ma per il mio gioco lui è un attaccante importante. Lo ringrazio perché è stato un trascinatore e gli sono grato, a lui come a tutti però, perché non mi piace fare dei nomi. Ho provato a creare un ambiente positivo e così ho fatto”.

Come sta Sottil? Riuscirà a tornare in campo prima di fine campionato?
“Ieri Riccardo ha fatto un primo allenamento parziale con il gruppo. Vedremo se nel fine settimana si avvicinerà ancora di più agli allenamenti tipo della prima squadra e poi valuteremo, magari dalla prossima settimana. Però è tanto tempo che è fermo, non sarà facile. Deciderà lo staff medico”.