TROPPO BRUTTA, COSÌ SI SCONGIURA IL "RISCHIO" C.L.

14.03.2016 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
TROPPO BRUTTA, COSÌ SI SCONGIURA IL "RISCHIO" C.L.

Se almeno il punto regalato al Verona gli potesse servire per salvarsi, avremmo fatto un gesto nobile ma, purtroppo, nemmeno questa ipotesi può riconciliarci con quanto visto ieri in campo. Ma dove è finita la nostra Fiorentina? Sono in diversi coloro che cercano di farcela “perdere”, a dispetto di quanto di bello è stato fatto fino a poco tempo fa e nessuno è indenne da colpe. Ho già detto in altre occasioni che non mi fido delle partite abbordabili e ne ho avuto un’altra conferma. 
Già contro la Roma non avevo capito alcune scelte di Sousa, ma contro i gialloblu si è consumato un altro scempio. Questi incontri, da qui alla fine del campionato, vanno affrontati tutti come se fossero l’ultima spiaggia da raggiungere, gli importanti metri da percorrere per arrivare alla nostra oasi che porta (portava?) il nome di C.L. e devono essere giocati dagli uomini più bravi e in forma. La squadra scesa in campo ieri era figlia degli infortuni e delle squalifiche, ma anche di una rotazione non del tutto comprensibile visto che erano passati dieci giorni dalla gara precedente. Tino Costa è un calciatore improponibile per una compagine di alta classifica, Babacar ha toppato l’ennesima occasione che gli è stata concessa ed è uscito dal campo tra i fischi, Pasqual comincia a risentire dell’età (proprio ieri ha compiuto 34 anni) e Tello non riesce a reggere per 90 minuti. Mi resta però difficile da comprendere come non siano stati capaci di portare a casa i tre punti perché il livello dei nostri calciatori, sulla carta, era più alto dell’avversario. Anche le sostituzioni non hanno inciso sul risultato, ma ci hanno fatto vedere che in pochi minuti Kalinic ha prodotto più di Baba e non è una novità. L’aspetto tecnico però si è scontrato con quello mentale perchè la Fiorentina sembrava un gruppo all’ultima di campionato senza più nessuna pretesa. Il Verona retrocesso, ci ha creduto fino alla fine.
Non vuole essere un processo a nessuno perchè in fondo i calciatori a disposizione questi sono. E qui vengono nuovamente al pettine gli errori fatti dalla società e i mancati rinforzi di gennaio. 
Mi tornano alla mente le frasi riguardanti il costo della partecipazione alla Champions, fatte a suo tempo da un dirigente viola, e la rabbia mi assale al pensiero che, probabilmente, questi soldi verranno risparmiati!
A noi tifosi però il “rischio” C.L. piaceva molto e i sogni non li vogliamo riporre e confidiamo ancora, nonostante alcuni errori, nella mentalità vincente del nostro allenatore e nell’esigenza che TUTTI remino nella stessa direzione.

La Signora in viola