POLVEROSI A RFV, Beltran? Livello in attacco si è alzato

11.09.2023 12:10 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
POLVEROSI A RFV, Beltran? Livello in attacco si è alzato
FirenzeViola.it

Alberto Polverosi, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola, durante la trasmissione 'Chi si compra?', iniziando da una considerazione su Italiano e i suoi attaccanti: "Quando ha avuto Vlahovic ne ha fatti 17 in un girone per cui penso che il problema non sussista, anzi penso sia stato il contrario: è stato Italiano ad aver avuto problemi con i centravanti, specialmente con gli ultimi due. Né Cabral né Jovic hanno mai avuto un rendimento tale da farmi pensare che il loro problema fosse il gioco di Italiano. Quest'anno il livello dell'attacco si è alzato e potremo giudicare l'operato dell'allenatore tra 6-7 partite". 

Beltran e Nzola hanno comunque caratteristiche diverse: sarà la squadra a mutare l'atteggiamento in base all'attaccante o saranno loro a doversi adattare? 
"Bisogna aspettare per capire soprattutto le caratteristiche di Beltran, che dovrà entrare nei dettami tattici dell'allenatore. In tal senso Scaloni non ha fatto un grande favore alla Fiorentina, facendo perdere al giocatore giorni che sarebbero stati molto importanti". 

Il paragone con Lautaro è azzeccato?
"Bertoni ha detto che i due si somigliano, e io mi voglio fidare delle sue parole. A me da queste prime partite non me lo ricorda: Beltran mi sembra un giocatore più da raccordo, Lautaro ha il killer instinct delle grandi punte". 

Vede possibile una convivenza tra Arthur e Maxime Lopez?
"Per me no. Possono vagamente giocare insieme in un centrocampo a tre con al centro Duncan o Mandragora, ma a due assolutamente no. Non li vedo come uno la riserva dell'altro, piuttosto come alternative. La Fiorentina come minimo giocherà 48 partite e ritengo che se le divideranno". 

Ikone è stata una delle assenze più importanti in questo avvio di stagione, il suo rientro potrebbe dare qualcosa in più?
"Ikoné viene da una stagione con più ombre che luci; bravo nelle intenzioni ma poi non riesce a concretizzare. È un problema mentale, caratteriale...è uno che potrebbe dare tanto ma che invece dà poco. Quest'anno è mancato perché chi ha preso il suo posto, Brekalo e Sottil in primis, non hanno brillato".