PIZARRO, EPPURE MONTELLA LO AVEVA DETTO...

25.11.2013 00:10 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
PIZARRO, EPPURE MONTELLA LO AVEVA DETTO...

Erano passati pochi giorni dall'arrivo di Pizarro e Montella ebbe a dire: "Pizarro? E' un grande. Talmente grande che la squadra, ad un certo punto, non potrà più farne a meno". Un'affermazione il cui significato non fu subito compreso, anzi... risuonò come una battuta. E invece caro Vincenzo, quanto avevi ragione. E lo capiamo proprio oggi che Pizarro non c'è più. O meglio, non c'è più il Pizarro di una volta. Non c'è più il Pizarro che orchestrava, dirigeva, saltava l'uomo creando la superiorità numerica (attenzione, farlo a centrocampo vale molto di più che in qualsiasi altra zona del campo). Il Pizarro che recuperava palla e rilanciava l'azione, giocava di prima, provava il tiro da fuori, fungeva da punto di riferimento per i compagni. Magari perdeva qualche pallone di troppo (Montolivo docet), ma avercene... Oggi Pizarro, ahime', è un "anziano" signore che svolge il compitino, che continua ad arrabbiarsi con gli arbitri, che ogni tanto trova il guizzo (vedi il gol del 2-1 col Catania alla 1° giornata). Un signore lontano anni luce dal vero Pizarro, il re del "Tiki-Taka, il metronomo del possesso palla (come ha detto Montella? "Nel 2° tempo troppa frenesia"). Pizarro, insomma, regista de: "Il pallone è quello giallo". E allora ci tornano in mente le parole dell'aeroplanino: "Pizarro è talmente grande che la squadra non potrà più farne a meno". Appunto: oggi che Pizarro non c'è, la squadra non sa come farne a meno. E ciò che è peggio, non lo sa neppure Montella.

PIU' AMBROSINI DI AQUILANI - Eppure una soluzione va trovata, in attesa che la trovi la societa' (leggi: comprare un vice Pizarro). La Fiorentina (per ora) resta a galla grazie alle giocate dei singoli, grazie a Pepito Rossi, a Cuadrado, a Borja Valero. Ma qualcuno ha il coraggio di paragonare la Fiorentina dello scorso anno con l'attuale? La Fiorentina che giocava il calcio più spettacolare del campionato con quella lenta ed involuta di adesso? In sintesi: quella che disponeva del miglior Pizarro con quella che subisce la controfigura di Pizarro? Non scherziamo. Il Pizarro viola è finito la sera del 4 maggio, data di Fiorentina-Roma, data del "mani" di De Rossi, data delle braccia incrociate che simulano le manette. Il Fiorentina-Roma che gli fece dire: "Non gioco più". Che gli fece ancora dire: "Ci hanno fatto lo scherzetto". E come se non bastasse, ecco De Marco che lo espelle contro il Cagliari "regalandogli" altre due giornate di squalifica. E vai con i cattivi pensieri. E allora che fare? O Pizarro ritrova se stesso e si scrolla di dosso i fantasmi del passato, oppure Montella ha due soluzioni: 1) Aquilani regista, idea già sperimentata in casa contro la Sampdoria, in parte anche a Udine. 2) Ambrosini titolare, col cambio di modulo. Ipotesi più probabile il 4-3-1-2 (alternativa 4-3-2-1, con Rossi e Cuadrado dietro a Gomez). Oppure il "rombo" con Borja vertice alto dietro alla coppia Rossi-Gomez. Comunque Pizarro manca, e ancora la Fiorentina non ha imparato a farne a meno.