VIOLA E TIFOSI VINCONO E SALTANO INSIEME. "LORO" SONO AVVISATI, STIAMO ARRIVANDO
Succedono cose che commuovono, vivi sensazioni che pensavi perse e ti ritrovi col sorriso stampato sul viso perché quasi incredulo: quanto ci piace l’avventura che la Fiorentina di Italiano ci sta facendo vivere! Ora, non fate i puntigliosi dicendo che ieri al Franchi proprio bellina non è stata, è vero e ammetto di avere patito troppo per una gara contro il Venezia, ma poi guardo la classifica e mi passa la smania che mi era venuta allo stadio in attesa del fischio finale. È proprio negli ultimi istanti della partita che tutto il pubblico, forse cosciente del rischio che quel maledetto smilzo 1-0 potesse diventare una beffa, ha spinto con un tifo assordante i ragazzi verso il raggiungimento della vittoria.
È questo che mi ha commosso, quel ritrovato entusiasmo collettivo che mancava da tempo, quelle emozioni che erano relegate a sporadiche gare ma che non trovavano la strada della continuità, la strada del successo più ampio che si ottiene col gioco e col riconoscimento da parte di tutti. Questa magica alchimia, che si è ricreata fra la Fiorentina e la sua gente, che va alla stazione dopo la vittoria di Napoli ad attendere la squadra e che gremisce la Maratona per gli allenamenti a porte aperte, è opera di quel grande uomo che è Italiano. A noi tifosi viene naturale buttarci anima e corpo in questa passione, cantiamo con un senso “noi siamo la Fiorentina” ma fa molto piacere sentire come gli altri lo percepiscono: Milenkovic plaude al dodicesimo uomo, il Mister esalta la bellezza degli spalti gremiti, ma va dato onore a Zanetti, tecnico del Venezia, che ha riconosciuto come quello di Firenze sia lo stadio migliore che abbia visto in questa serie A. Son soddisfazioni!
Parliamo allora del suo Venezia. La partita è stata difficile da affrontare per i viola proprio per le caratteristiche che ha una squadra che lotta per non retrocedere, che mette il pullman davanti alla porta come si usa dire e con la volontà di stroncare (a volte anche in modo rude) le azioni viola e questo ci ha creato qualche problema. Il primo tempo è stato migliore del secondo ma abbiamo realizzato una sola rete col solito “Trottolino amoroso” Torreira, luce del nostro centrocampo e non solo. Lo stesso Mister ha rimarcato questo problema sottolineando come se non “ammazzi” l’avversario e lo fai restare in partita diventa dura. È vero che abbiamo preso un palo dopo pochi minuti di gioco, che abbiamo sbagliato alcune conclusioni sotto porta, ma contro i lagunari mi aspettavo un risultato più rotondo giusto per festeggiare con l’abbondanza la santa Pasqua. Questo desiderio perché avevo pronosticato un 4-0 per i viola, ma la cosa importante era la vittoria e quella è arrivata.
Tutti gli interpreti sono stati meno brillanti che al Maradona ma va bene lo stesso perché in cuor mio spero che si siano tenuti in serbo le cartucce da “sparare” mercoledì quando andremo a Torino a giocarci la semifinale di Coppa Italia contro la Juve. Questo match è nel pensiero di tutti e gli ultimi cori dello stadio hanno dato il via a questi giorni di preparazione all’evento. “Chi non salta bianconero è” ha coinvolto anche la squadra mentre usciva dal campo ed è un ennesimo segnale dell’unione e della comunione di intenti.
In una nuova giornata di gioia, c’è però una pecca molto brutta che spero entro poche ore venga ridimensionata e mi riferisco all’infortunio di Castrovilli. Credo che si possa gridare brutte parole verso il destino infame che si accanisce contro questo ragazzo che aveva finalmente ritrovato la condizione migliore e augurarci, per lui e per noi, che passi tutto velocemente e che possa tornare in campo quanto prima.
I suoi compagni lo faranno a breve e noi saremo con loro, fisicamente o dalle nostre case, ma con la volontà di spingerli, col nostro amore, a compiere l’impresa contro i bianconeri che anche ieri, con una buona dose di “fattore c”, hanno pareggiato col Bologna (ridotto in nove) nel recupero. Visto che anche con noi sono andati il gol oltre il 90’, sia in campionato all’andata che in Coppa Italia, credo sia giunto il momento che la fortuna venga restituita. Secondo me ce lo meritiamo, ma forse sono di parte! Stiamo arrivando...
La Signora in viola