VIOLA, AVANTI ADAGIO. MA ANCORA NIENTE SEDUTE COLLETTIVE
Avanti adagio. Anche se ancora con molta, moltissima precauzione. Il mondo dello sport inizierà a entrare a piedi uniti dentro la Fase 2 a partire dal 25 di maggio, giorno nel quale saranno di nuovo aperti i centri sportivi, le piscine e le palestre di tutta Italia. Non certo una novità per la Fiorentina, che già da qualche giorno aveva concesso ai suoi giocatori di riprendere gli allenamenti in modo facoltativo e individuale ai “campini” ma che ancora non sa quando potrà garantire la ripresa delle sedute collettive ai suoi tesserati. In un primo momento infatti si era pensato che la data del 18 maggio sarebbe stata quella giusta per ricominciare a parlare di calcio vero, quello fatto di schemi, tattica e partitelle ma il nuovo stop legato al protocollo del CTS sulla questione allenamenti ha fermato tutto. Non è un caso che i giocatori viola da lunedì proseguiranno nelle sedute individuali, distanziati magari non più da 2 ma da 1 metro e con quattro volti nuovi (quelli dei Primavera Chiorra, Dutu, Chiti e Beloko, che saranno aggregati ai più grandi fino al termine della stagione).
Al resto dovranno pensare la Federazione, che già oggi chiamata a dare risposte concrete sulle nuove norme di convivenza con il coronavirus anche nel mondo dello sport (niente ritiro? Quarantena solo per i calciatori o membri dello staff positivi? E quali responsabilità per i medici sociali?) e il Governo italiano che tra venerdì per bocca del ministro dello sport Spadafora e ieri direttamente con il premier Conte ha tenuto aperta la porta sulla ripartenza della Serie A: “Servono condizioni di sicurezza che per il momento non ci sono” ha detto il Presidente del Consiglio - “Ma speriamo che si verifichino presto”. Mano tesa, dunque, in previsione di dati di contagio migliori rispetto a quelli attuali. Se infatti la curva dei malati continuerà a scendere sarò molto più probabile che il campionato possa riprendere (e dai numeri della diffusione del virus dipenderà anche l’applicazione della deroga sulle norme del protocollo del CTS) in caso contrario verrà dato lo stop definitivo. Un aiuto potrebbe arrivare dalla Germania in tal senso: se dopo le prime giornate di Bundesliga i contagi non aumenteranno, la Serie A potrà cullare legittime speranze di ricominciare.