VIA LE RUGGINI
Da domani la squadra viola tornerà ad allenarsi dopo qualche ora di sosta in vista della gara con lo Spezia. E con la squadra (pur a ranghi ridotti per via delle Nazionali) tornerà al lavoro anche Daniele Pradè dopo qualche giorno di ferie post mercato. Un mercato di attese estenuanti (come quelle per Chiesa e Milik) che ha messo alla prova anche i nervi più saldi. Ma ora serve nuova tranquillità e, eliminato "il peso Chiesa" come è stato definito dal direttore sportivo, c'è l'intenzione di far parlare il campo prima di sistemare tutti i rinnovi e chiarire con alcuni giocatori il loro futuro.
In particolare con German Pezzella, il capitano della squadra che anche come leader del gruppo deve essere chiaro con la società, la squadra ma soprattutto la città. Troppi silenzi hanno rovinato il rapporto con Chiesa che scegliendo il basso profilo ha però ottenuto l'effetto contrario. Ha raggiunto certo il suo obiettivo, di giocare in una squadra certo più vincente dei viola e impegnata in Champions costantemente, ma ha avvelenato l'ambiente proprio con questo suo distacco, al di là delle prestazioni in campo. Pezzella in realtà qualcosa ha voluto specificare subito ma è indubbio che tra il suo agente (che fino all'ultimo ha tentato di portarlo via) e la dirigenza viola non corra buon sangue ora.
Idem per Milenkovic che una scelta sembra averla già fatta, quella di non rinnovare (i prossimi mesi saranno decisivi), e per Vlahovic (per il quale c'è più tempo sia per la scadenza che per dimostrare di valere ciò che chiede, a ben guardare le tabelle pubblicate da Gazzetta sugli ingaggi, sembra assurdo che attualmente guadagni come Milenkovic). A ruota sono tante le situazioni da affrontare o comunque mettere gli accordi nero su bianco, come per Castrovilli e Terracciano. Senza dimenticare che Caceres e Ribery a fine giugno potrebbero già salutare. Ma dalla società ora c'è l'intenzione di lasciare il gruppo tranquillo. Per un po' deve parlare solo il campo, senza attriti e ruggini.