UNA GIUSTA BATTAGLIA, MA SERVONO ALLEATI
Nonostante Rocco Commisso non possa essere presente in Italia a causa della polmonite che lo ha costretto a rientrare per le feste negli USA, il presidente della Fiorentina è attivissimo anche a distanza e lo dimostra la lettera aperta pubblicata oggi sul sito ufficiale con 10 proposte per "un calcio sostenibile" e "regole più chiare per i procuratori".
Negli ultimi mesi, il patron viola, non ha mai perso l'occasione per sottolineare come uno dei problemi più grandi del calcio contemporaneo, ancor più dopo la crisi economica accentuata a causa del Covid, siano proprio i rapporti con gli agenti. "Nell'ultimo decennio nelle mani di procuratori e agenti che rappresentano giocatori e allenatori, c’è stata una movimentazione di 3,1 miliardi di euro" si legge nel comunicato, un esempio che calza a pennello per far comprendere anche ai meno informati, quanto sia importante il giro di denaro intorno alle procure del calcio.
Un mondo totalmente distante rispetto a quello che regolamenta le leghe sportive statunitensi, che non potranno mai essere messe a confronto in tutto e per tutto, ma che possono però aiutare a dare nuove idee per evitare che il calcio collassi a causa di costi ormai insostenibili.
La battaglia che Commisso e la Fiorentina hanno deciso di intraprendere è sacrosanta. È l'inizio di una potenziale rivoluzione che però il club viola non può intraprendere da solo. La speranza è che l'auemntare delle proprietà straniere, soprattutto americane, in Serie A, possa essere una sponda per cambiare le regole e ridimensionare la forza di giocatori e procuratori in chiave mercato e in chiave rinnovi.
Ciò che sta succedendo con Vlahovic ha sicuramente dato una ulteriore spinta a Commisso per gettarsi anima e corpo in questo scontro a distanza con gli agenti che attualmente gestiscono centinaia di milioni ogni sessione di mercato. Il presidente, anche tramite Joe Barone, ha allacciato rapporti con i vertici del calcio europeo, fino a quello Mondiale con Infantino, con il quale ci sono già stati colloqui per provare a capire cosa fare per riportare al centro del potere le società e le federazioni.
Occorre ricordare che nell'anno solare 2020, la Fiorentina è stata la quinta squadra per milioni di euro pagati in commissioni in Serie A, con 9,74 milioni di euro versati agli agenti per le compravendite. Dato che probabilmente è tra i motivi che hanno spinto lo stesso Commisso a decidere di muoversi per cambiare i rapporti tra società e procuratori. Basti pensare che in estate, un affare come quello che doveva portare Milenkovic al West Ham è saltato anche per le richieste degli agenti, che avrebbero ridimensionato il guadagno dall'operazione da parte dei viola.
Insomma, il dado è tratto. Ora bisognerà capire quanti saranno i club pronti a fiancheggiare la Fiorentina in questa guerra alle procure selvagge. Quali saranno le conseguenze nei rapporti con gli stessi agenti con cui dovranno essere chiuse le trattative. E anche quanto le istituzioni del mondo del calcio, saranno pronte a mettersi l'elmetto per contrastare pratiche ormai consolidate e mai contrastate col giusto vigore da chi avrebbe potuto fin dall'inizio.