UN PO' HA STUFATO. ANCHE IN VIOLA MERITIAMO IL TOP PLAYER

21.11.2019 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
UN PO' HA STUFATO. ANCHE IN VIOLA MERITIAMO IL TOP PLAYER

Eppure è lui…Ci sono situazioni che mi mancano, eventi legati alla Fiorentina che tardano ad arrivare, atteggiamenti che al momento non trovano soluzione e rasentano qualcosa di fastidioso, una ferita che spesso si riapre. Mi è capitato di sorprendermi per quello che ho visto, anche se il tutto dovrebbe essere normale, e mi riferisco alla prestazione di Chiesa con la Nazionale di lunedì scorso. Dal punto di vista tecnico Federico ha fatto una gara sontuosa, di quelle che a Firenze mancano un po’ e fanno bubare molti, esaltata da 2 pali, assist e gol (il primo in azzurro) a conferma del gran calciatore che è e che spesso qui ci dimentichiamo. L’essere determinante, giocare con spensieratezza sono alcune delle caratteristiche che sovente il 25 viola non riesce a manifestare in campionato, finendo per essere risucchiato nel vortice della normalità che, sinceramente, non gli compete. Vederlo scorrazzare per il campo di Palermo come un vero top player, anche se l’avversario era praticamente inesistente, è una cosa che riempie di orgoglio e allo stesso tempo fa venire il magone. Ci siamo cresciuti questo ragazzo per vederlo consacrarsi altrove?

Tutti siamo convinti che lui e la sua famiglia vogliano andarsene, e una parte di me vorrebbe assecondarli per il famoso motto “chi non ci ama non ci merita”, ma sono anche una sostenitrice della nuova società e del nuovo credo che non vive di plusvalenze e non auspica cessioni eccellenti per il mercato. Con queste prospettive vorrei che in tutti i modi si cercasse una soluzione favorevole a tutti e si facesse capire chi è che comanda. Lo so che è un discorso sempliciotto e non riscontrabile nella realtà, che è difficile far rinnovare il contratto a chi non lo vuol fare e si rischia di mandare il ragazzo in scadenza, lo so che spedirlo in panchina, come alcuni minacciano, farebbe più male a noi che a lui ma vorrei vivere serenamente questo anno calcistico che passa inevitabilmente dalle sorti di Chiesino.

Purtroppo l’argomento è super inflazionato, non si parla d’altro da troppo tempo, e un po’ ha pure stufato, ma vedere come Federico si divertiva con l’Italia, come sorrideva ed esultava in campo mi ha fatto una bella sensazione per lui (è comunque un giovane di 22 anni) ma un po’ di rabbia per noi viola. “Non ho un carattere facile? Chi mi conosce sa che carattere ho, di altri non mi importa” ha detto e non so quanti nella Fiorentina lo conoscano bene. E’ così insostenibile e pesante vivere la nostra realtà? Mi sarei aspettata più impegno e più coinvolgimento da parte sua nelle sorti gigliate ma ciò non toglie che si debba cercare di convincerlo con i fatti a sposare questo new deal. I presupposti sembrano portare al pessimismo ma penso che ci sia modo e modo di separarsi, come in ogni normale relazione, e sarebbe corretto da parte del ragazzo impegnarsi comunque al massimo per regalare al popolo viola le sue gesta di campione. Ce lo meritiamo.

La Signora in viola