TIPO SAN GIOVANNI SENZA FOCHI
In tempi di Coronavirus, vengono meno anche le più solide certezze. Ed è così che in data 24 giugno, giornata di celebrazioni cittadine per il patrono San Giovanni, la città di Firenze si sveglia consapevole che per la prima volta da un bel po' di anni a questa parte, non si terranno i celebri fochi che tradizionalmente accompagnano la serata. Al posto dei consueti fuochi d'artificio, uno spettacolo di luci: ovviamente per i fiorentini abituati alla ricorrenza non sarà la stessa cosa, ma tant'è. Serve fare i conti con la realtà: un tema che si addice bene anche all'attuale Fiorentina.
Il pareggio contro il Brescia ha infatti frenato di colpo qualsiasi minimo slancio di Europa, o di risalita vigorosa in classifica: la dura realtà spiega come i problemi persistenti della squadra di Iachini, leggasi soprattutto discontinuità nel condurre il match e poca concretezza là davanti, non siano svaniti di colpo con il lockdown, e questa volta forse ha contribuito anche l'allenatore a rendere più incerto il tutto con scelte particolari quali Lirola inserito a sinistra sul piede debole con Caceres, nullo in quanto a spinta, mantenuto a destra o l'anda-e-rianda che ha coinvolto il povero Ghezzal, peraltro preferito addirittura ai vari Benassi e Badelj come sostituto di Duncan a centrocampo, in uno slancio di offensivismo rientrato nel giro di 6 minuti, tempo del rosso a Caceres e di buttar dentro Milenkovic al posto proprio del malcapitato Ghezzal.
A corredo di un pareggio deludente, con la distanza dalla zona salvezza che però paradossalmente è comunque cresciuta, arrivando ora ad un quasi rassicurante - per il momento, sia ben chiaro - margine di 6 punti, anche la notizia delle squalifiche di Caceres e Chiesa aggiunge ulteriori ostacoli lungo il percorso, che passerà dalla complicatissima trasferta di Roma, in casa di una Lazio che sogna e si gioca lo Scudetto. In virtù di assenti e presenti, e stati di forma, Iachini dovrebbe per la prossima abbandonare un attimo il 4-3-3 e tornare alla ricerca di certezze con un 3-5-2 chiuso e compatto, vista soprattutto la forza dell'avversario. In questo momento, risultati e classifica alla mano, è come se la Fiorentina si sentisse ancora tra le piccole, navigando a vista tra incertezza ed incredulità. Un po' come quella di Firenze e dei fiorentini nel vivere San Giovanni senza i suoi fochi. A loro i nostri auguri.