TESTA A TESTA
E' ballottaggio aperto, pressochè costante, e anche in ottica Udinese la sfida tra Dusan Vlahovic e Patrick Cutrone resta aperta. Al netto delle incertezze sul come e sul quando della sfida in Friuli (sulla quale mancano ancora gli annunci ufficiali seppure tutto sia stato predisposto per giocare sabato alle 18 a porte chiuse) anche contro la squadra di Gotti Iachini rimanderà la contemporanea presenza dei due attaccanti, fosse solo per potersi tenere il jolly di un cambio offensivo da effettuare a partita in corso.
C'è anche un mero ragionamento di sostituzioni dietro al rinvio di un tridente offensivo che in tanti sostengono e che molti vorrebbero vedere, lo stesso che potrebbe tornare in auge soprattutto di fronte al rientro di Ribery. Con il francese ancora ai box come minimo per tutto il mese di marzo non sembrano esserci alternative al collaudato 3-5-2 nel quale Chiesa resta il titolare intoccabile e dove per i due giovani attaccanti non sembrano esserci - giustamente - gerarchie precostituite.
E' d'altronde anche dalla concorrenza tra i due che Iachini spera di trarre linfa vitale per l'attacco, magari rilanciando sabato Cutrone dopo il buon impatto nel finale della gara contro il Milan e tenendo inizialmente in panchina Vlahovic pronto a entrare quando gli spazi dell'accorta Udinese si faranno più larghi. Un testa a testa che settimana dopo settimana sta complessivamente aiutando entrambi a crescere e a conoscersi sempre meglio e che in ottica futura può certamente preludere a una Fiorentina votata all'attacco e nella quale gestire prossimamente anche esterni di assoluto valore come Chiesa e Ribery.