TANTO DOLORE E UNA RIVINCITA DA PRENDERSI A PRAGA

TANTO DOLORE E UNA RIVINCITA DA PRENDERSI A PRAGAFirenzeViola.it
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giovedì 25 maggio 2023, 00:30Notizie di FV
di Tommaso Loreto

Sì, negli almanacchi si ricorderà soltanto la nona Coppa Italia dell’Inter mentre la dodicesima finale dei viola va in archivio rendendo pari il conto dei trionfi e delle delusioni. Meglio dirselo subito, anche per affrontare prima possibile il dolore che resta dentro al termine dei 90 minuti di ieri a Roma. Perchè prima di qualsiasi riflessione è impossibile far finta che la Fiorentina non se la sia giocata alla pari dell’Inter, anzi forse meglio, e perchè il sapore amarognolo che resta in bocca sembra assai vicino al retrogusto rimasto per un paio di finestre di mercato in cui in difesa, o in attacco, o anche in porta, si poteva cercare qualche certezza in più.

Però al fischio finale di una gara come quella dell’Olimpico dare addosso alla Fiorentina, a tutta la Fiorentina, non sarebbe giusto. In primo luogo perchè essere arrivati fin qui, al primo di due traguardi impensabili, era già stato un grande merito di tecnico e squadra e poi perchè a un passo dalle 60 partite stagionali i viola hanno continuato a spingere fino all’ultimo, arrivando anche a un passo da quel gol che avrebbe allungato la sfida ai supplementari. Lo stesso Italiano ha provato a metter mano alla squadra nel momento difficile, e se Jovic si fosse riscoperto killer d’area di rigore avrebbe pure avuto ragione.

Mentre in campo resta l’Inter a festeggiare resta negli occhi l’invasione viola della Capitale, la coreografia spettacolare che ha colorato la Curva Sud, un popolo viola di nuovo unito e compatto che ha provato a spingere la squadra oltre ogni ostacolo. Non è bastato, e fa male, questo è indubbio, ma la nottata dell’Olimpico rimane l’esempio di come un gruppo abbia provato a regalare una gioia ai propri seguaci, e di come un presidente arrivato soltanto 4 anni fa abbia voluto difendere e coccolare la sua squadra.

Stanotte converrà andare a dormire senza pensare a cosa sarebbe potuto capitare, ma anche sognando ancora. Perchè la Fiorentina sconfitta ieri è la stessa che il 7 giugno a Praga si giocherà la Conference League, e perchè anche se fa malissimo questo k.o. il gong della stagione non è ancora suonato. Ed è possibile rialzarsi, per andare a prendersi la giusta rivincita tra qualche giorno in Repubblica Ceca.