SERVE UN NUOVO ALLENATORE, NON SBAGLIAMO UN'ALTRA VOLTA

19.10.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
SERVE UN NUOVO ALLENATORE, NON SBAGLIAMO UN'ALTRA VOLTA

Di questo passo rischiamo anche di dimenticarci che gli abbiamo voluto bene. Lo abbiamo stimato soprattutto per quello che ha dato in campo con la nostra maglia ma, come allenatore, se si esclude la salvezza raggiunta nello scorso campionato con qualche giornata di anticipo sul fischio finale, caro Beppe proprio non ci siamo. Spero che Rocco non voglia fare l’errore dello scorso anno, quando si è ostinato a tenere Montella, e faccia valere le sue convinzioni, soprattutto quelle legate al fatto di avere il settimo monte ingaggi e di meritare molto di più dalla squadra e da chi la dirige. Mi permetto di usare una sua affermazione per dire che anche ieri a Cesena contro lo Spezia è stato uno “schifo”.

Come si fa a pareggiare contro una neopromossa, per la prima volta in serie A, alla quale mancavano fra l’altro molti titolari, quando dopo quattro minuti sei in vantaggio per 2-0? E pensare che credevo finisse con una goleada viola e mi stavo quasi preoccupando di non tartassare il nostro avversario. Povera illusa, direte voi! Avete ragione, perché mi aspetto sempre di vedere una Fiorentina che dia gioie e non dolori, una Fiorentina che trovi uno stile di gioco e una sua identità e che non vaghi per il campo per un’ora in balia di undici semisconosciuti (senza offesa visto quanto hanno fatto), una Fiorentina che metta orgoglio e grinta in qualsiasi partita giochi. Invece non è così e se considero la squadra di una buona caratura tecnica nel suo complesso, non tollero più l’operato del suo allenatore. Anticipo che per me doveva essere allontanato dopo la sua dichiarazione sulla fascia di capitano a Chiesa, quando ha detto che non sapeva che sarebbe stato ceduto alla Juventus, perché prendere in giro i tifosi è uno sport che porta poco lontano e offusca la sua immagine di persona schietta e diretta. Questo gruppo non ha gioco e non ha anima e queste sono carenze pericolose.

Nel silenzio attuale degli stadi, si sente sempre rimbalzare un motivetto che fa “gioca, gioca” e mi sono sempre chiesta se il Mister desse anche altre indicazioni ai suoi perché credo che sappiano che sono li per giocare, basta fargli capire come e dove. Se poi ieri anche i telecronisti ci ridono su e sottolineano il mantra monotono di Iachini in confronto alle direttive mirate e nominali di Italiano, siamo alle comiche. Mi chiedo anche, ma Ribery e ora Callejon, piuttosto che Amrabat e Bonaventura che cosa pensano nelle loro testoline quando sentono queste indicazioni? Che spessore ha l’attuale allenatore ai loro occhi? Se leggo che Biraghi si è riferito al vice di Iachini con un delicato “che c…vuoi”, intravedo scricchiolii emblematici e preoccupanti, anche se poi la società ha dato una versione più soft girando gli epiteti ad un compagno e non a Carillo. Mah…comunque la giri, mi pare non tiri una buona aria.

Questo pareggio contro lo Spezia equivale ad una sconfitta per come è maturato, per la rabbia che si prova a vedere la Viola con soli quattro punti in classifica e con poche prospettive davanti. Non vuole essere catastrofismo ma credo che dobbiamo e possiamo aspettarci di più dai nostri ragazzi e la società deve correre presto ai ripari altrimenti ci aspetta un altro anno di tormenti. Mi spiace anche vedere come alcuni dei nostri ragazzi si siano involuti invece di crescere e l’esempio lampante è Castrovilli. È un problema di forma fisica o il ragazzo deve essere motivato e supportato? Il Mister dichiara che i nuovi calciatori arrivati da poco devono trovare la forma giusta, ma i “vecchi” che cosa hanno che non si riconoscono?

Non so chi potrebbe venire sulla panchina viola in questo momento, ma so che così non possiamo andare avanti ed è meglio pensare subito ad una soluzione. La Fiorentina deve ritrovare una sua identità anche per il futuro perché al momento non invoglierebbe nessun buon calciatore, non dico Messi, a giocare con lei e noi abbiamo bisogno che torni ad “esser di Firenze vanto e gloria”.

La Signora in viola