SCELTA DI ROTTURA

26.05.2012 22:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
foto di Stefano Borgi
foto di Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola

Il dado è tratto. Con la conferenza stampa di Cognigni e le presentazioni di Pradè e Macià la Fiorentina vira alla ricerca di nuovi orizzonti. Principalmente europei, a giudicare dalle dichiarazioni del presidente operativo, ma soprattutto meno desolanti almeno sotto il profilo delle presenze allo stadio e dell'atmosfera nella tifoseria. I messaggi spediti ieri, del resto, sono importanti per quelli che saranno gli intendimenti dell'immediato futuro, più che per quelle che saranno le prime mosse. Ancora presto, del resto, per immaginare che tipo di mercato farà la Fiorentina (ma il budget e la scelta dell'allenatore diranno molto delle reali ambizioni del club), ma pur sempre entro il tempo limite per consentire alla piazza di rasserenarsi dopo un anno orribile, e sperare che per l'avvio del ritiro la squadra sia realmente competitiva.

Come riportare la Fiorentina in Europa e la gente allo stadio è del resto compito difficile, e spetterà a Pradè e Macià la responsabilità di raccogliere questa sfida, di certo sotto il profilo tecnico. Gli altri aspetti poi, dalla comunicazione all'apertura verso la propria gente, dovranno di certo essere rivisti alla luce di una stagione non meno deficitaria, in questo ambito, di quanto visto sul campo. Riparte così, dunque, il club viola. Con una scelta di rottura diversa al passato, quando un unico uomo al comando decideva buono e cattivo tempo. Da Corvino all'accoppiata Pradè-Macià il cambio di direzione è perentorio, e per questo coraggioso. L'augurio è che, anche sull'allenatore, si sappia decidere di scommettere su una scelta che metta insieme le aspettative dei tifosi e il bisogno di regalare un gioco a una squadra che da due anni non sa più giocare a calcio.