SASSOLINI E PECORELLE SMARRITE
La sconfitta con il Basilea è alle spalle, nella speranza e nella convinzione, oggi vive più che mai dopo la vittoria sull'Udinese, che resti un ko indolore nel percorso della Conference. Certo è che quella sconfitta qualche scoria l'ha lasciata sotto due aspetti che la vittoria di oggi ha provato ad eliminare. Il primo è che Vincenzo Italiano ha percepito e capito che non tutti sono consci del grande lavoro fatto fin qui dalla squadra, anche nella malaugurata ipotesi che il finale di stagione non dia quelle soddisfazioni che tutti sperano, visto il percorso denso di impegni su tre fronti ancora aperti. "Una squadra che raggiunge questi risultati sta dando l'anima nonostante 54 partite" è la rivendicazione di Vincenzo Italiano che non lesina invece complimenti alla curva sotto alla quale a fine gara si è portato tutto il gruppo per un abbraccio virtuale proprio in vista della trasferta di Basilea: "Daremo tutto e cercheremo di renderli orgogliosi".
L'altro aspetto è il caso Jovic-Terzic che ha rischiato di turbare un gruppo che ora più che mai ha bisogno di stare unito e non ragionare da singoli. Il caso l'ha chiuso già la società con Barone a Dazn, ma poi Italiano ci è tornato con la metafora (più che la parabola) delle pecorelle smarrite: "Tutti remiamo dalla stessa parte, poi qualche comportamento ad alcuni scappa perché è difficile tenere tutti dentro al gregge" ed ancora "quando però ti bussano in ufficio chiedendo scusa, mortificati per quello che è successo, non puoi che perdonarli. Sanno che hanno mancato di rispetto a me, al gruppo e alla società ma si sono pentiti e il caso è chiuso. In questi 20 giorni dobbiamo stare tutti uniti". Jovic, rimasto in panchina per 90 minuti nonostante Cabral assente, avrà avuto anche più tempo per riflettere sul fatto che da martedì (domani la squadra ha giorno libero) tutti dovranno guardare ad un unico obiettivo, la rimonta a Basilea, e servirà davvero l'apporto di tutti, senza distrazioni o ambizioni personali. Anche perché il tecnico ha ribadito che in campo a Basilea andrà solo chi sta bene sì fisicamente ma anche mentalmente.