RISCATTO RIMANDATO
L'avventura di Luis Muriel a Firenze, arrivati a questo punto dei giochi, è sembrata un riflesso dell'uomo ancor prima del calciatore: il classe '91, come spesso gli è accaduto nel corso della carriera, ha vissuto un'esperienza incostante, discontinua. L'avvio fu folgorante, un bagliore: già dai primi passi mossi nel ritiro invernale di Malta, il colombiano aveva catalizzato l'attenzione dell'intero ambiente, che vedeva nella sua figura quella giusta per fornire alla Fiorentina una spinta in più verso l'obiettivo europeo, poi tristemente sfumato come tutti sappiamo.
La doppietta alla prima di campionato contro una sua fresca ex, la Sampdoria, aveva fatto illudere quasi tutti i tifosi fiorentini che effettivamente Muriel fosse l'arma ideale, proprio quella che mancava a Pioli. Ma in realtà anche le prestazioni del nativo di Santo Tomas sono andate calando, e con lui sono scemate clamorosamente le ambizioni di una squadra ufficialmente scoppiata dopo l'eliminazione in Coppa Italia: non è bastato neanche un Muriel in forma quella volta, con il colombiano che aveva trovato la rete sia nella partita d'andata che in quella di ritorno. Tutto comunque inutile.
Con le sue prestazioni, sono andate oscillando anche le sensazioni, e le informazioni in circolo, a proposito del suo riscatto futuro da parte della Fiorentina. Fissato alla quota di 13 milioni di euro circa nell'accordo di prestito col Siviglia, inizialmente non sembravano esserci assolutamente dubbi di sorta, con la dirigenza esaltata dalle iniziali prestazioni del giocatore, lasciando passare forse in secondo piano la questione anagrafica (28 anni compiuti un mese fa, che non sono certamente comunque troppi) e il fattore discontinuità, da sempre latente nella sua figura.
Tanto che ancora, secondo quanto risulta a FirenzeViola.it, nulla si è mosso in quel di Siviglia. Ovviamente la Fiorentina ha a disposizione fino al 30 giugno per presentare la cifra pattuita in precedenza nell'operazione, e a quanto pare nelle ultime settimane - complice anche la confusionaria situazione societaria - la fretta mostrata in precedenza, è letteralmente svanita. Ancora sulla scrivania di Monchi non è arrivata alcuna proposta economica, né una telefonata per mettersi a discutere magari di alcuni dettagli. Il riscatto, ad oggi, pare quantomeno esser stato rimandato alla fine dei giochi. A maggior ragione se tuttora pende il rischio, per il momento ancora però più aritmetico che reale, di una tragica retrocessione in Serie B.