RICOSTRUIRE IL GRUPPO
Lavora sotto traccia la Fiorentina, in silenzio come accade quando i margini di errori si assottigliano, e soprattutto consapevole che molto della prossima stagione passerà dalla costruzione di una squadra incline alle idee del suo nuovo tecnico. L’inizio dell’avventura in viola di Vincenzo Italiano coincide con l’ampio studio che il tecnico si augura di fare in ritiro sulla rosa a disposizione, dunque solo dopo le due settimane di ritiro è immaginabile un’accelerata sul mercato in entrata.
D’altronde già in vista dei prossimi giorni, quando un gruppo decisamente ampio sosterrà i primi test, non mancano nodi da sciogliere come nel caso del futuro di Lirola che ha già ampiamente fatto capire di voler continuare la sua avventura francese, a Marsiglia, avviata nel gennaio scorso. Mentre l’Atalanta sembra non affondare il colpo i viola non hanno cambiato troppo prospettiva, e prima d’immaginare la partenza dello spagnolo serviranno (almeno) una decina di milioni che possano convincere la Fiorentina.
Di contro l’obiettivo di sfoltire una rosa che conta quasi 50 calciatori sotto contratto potrebbe accelerare qualche operazione, magari a centrocampo dove l’abbondanza è evidente per i rientri dei vari Duncan, Saponara, Benassi o Zurkowski ai quali aggiungere l’arrivo di Maleh, o persino in attacco dove la posizione di Kouame è destinata a restare sospesa almeno fino a quando non saranno chiare le intenzioni di Torino e Anderlecht.
Anche perchè dopo l’investimento (tutt’altro che indifferente) per Nico Gonzalez è lecito attendersi una Fiorentina pronta a monetizzare le cessioni di chi non rientra più nei programmi, e in un’estate in cui inevitabilmente le risorse economiche saranno limitate rientrare di determinati investimenti potrebbe rappresentare un’importate boccata d’ossigeno. Anche per le casse di una società che, come tutte le altre, è reduce da un anno di pandemia tutt’altro che semplice.