RABBIA E ATTESA: PEDRO ASPETTA IL SUO MOMENTO
Pedro aspetta ancora il suo momento ma il suo umore non è dei migliori. Chi gli sta vicino (il fratello, che lo ha raggiunto a Firenze in questi giorni dal Brasile) e chi ne cura gli interessi (gli intermediari che hanno seguito il suo passaggio in viola questa estate), lo definiscono "zangado", ovvero "arrabbiato". Con chi? Non è dato saperlo. Forse semplicemente con se stesso, visto che fino ad oggi - eccezion fatta per i 5' finali di Fiorentina-Parma - l'attaccante non è ancora riuscito a ritagliarsi il suo spazio in squadra. E tutto questo al netto di un attacco, quello viola, che ha portato fino ad oggi gli altri due centravanti di ruolo a segnare con il contagocce: due gol per Vlahovic a partita finita con il Cagliari, appena uno Boateng alla prima giornata con il Napoli. Dopo di loro, il deserto dei Tartari.
Il problema sarebbe di poca rilevanza se non fosse che quello di Pedro è stato l'acquisto più costoso della recente campagna acquisti: 13 milioni al Fluminense per l'arrivo di un giocatore dai numeri importanti che fino a pochi mesi fa era entrato prepotentemente nel mirino di grandissimi club. Oltre alla Fiorentina, infatti, anche il Benfica aveva provato fino all'ultimo ad arrivare al classe '97, che si è poi lasciato convincere dall'ambizioso progetto targato Commisso. Il club viola su Pedro non ha fretta e in questa fase del campionato preferisce continuare a gestirlo con moderazione, monitorandone i progressi fisici in allenamento. Non è un mistero infatti che il ko avuto ad agosto in Brasile abbia condizionato tutta la sua preparazione e anche oggi il giocatore non è ritenuto pronto per sostenere il peso della maglia da titolare.
Ragionamento opposto rispetto a quello che fa l'entourage del giocatore, che presto sarà a Firenze per affrontare assieme al numero 9 questa situazione: il centravanti è ritenuto pronto e gli acciacchi di questa estate sono soltanto un brutto ricordo: "E' pronto per fare quello che sa far meglio, il goleador" si dice. Il fatto che Pedro abbia fino ad oggi collezionato solo una manciata di minuti a novembre è solo una questione di scelte tecniche. Ovvero di Montella. Nessuno fino ad oggi in casa del brasiliano si è pentito di aver scelto Firenze eppure la convivenza con un altro giovane come Vlahovic nel gradimento dell'allenatore si sta rivelando un po' più difficile del previsto. Esattamente come, al 26 novembre, diventa difficile giustificare un esborso di 13 milioni per un giocatore che ad oggi si è messo in luce più con la Primavera che con la prima squadra.