QUELLA VERITÀ CHE FA MALE, ORA PERÒ PARLI SUL CAMPO

07.04.2022 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
QUELLA VERITÀ CHE FA MALE, ORA PERÒ PARLI SUL CAMPO

Ci sono calciatori che non vedi l’ora di apprezzare in campo, di contro ce ne sono altri che non vorresti più vedere nella tua squadra e questo condito da una buona dose di capacità da allenatore, direttore sportivo, profondo conoscitore del calcio insita in ognuno noi. Quando acquisti un nuovo calciatore la curiosità è tanta e non possiamo fermarci alle immagini elargite da internet perché con quelle era un mito anche il Tanque Silva. Sono partita con queste considerazioni dopo le esternazioni, più o meno giustamente tradotte, di Ikoné e le inevitabili polemiche, delle quali non possiamo fare a meno, che hanno suscitato.

Abbiamo tutti una grande voglia di apprezzare a fondo le caratteristiche di questo ragazzo del quale abbiamo intravisto le capacità ma anche le difficoltà legate al passaggio dal Lille alla Fiorentina, da un campionato ad un altro, da un tecnico e un metodo di allenamento ad un altro. Premesso che al suo arrivo mi sono chiesta per quale motivo avesse lasciato un club che giocava la Champions per venire a Firenze, ma probabilmente l’esigenza di cambiare aria e di provare una nuova esperienza lo ha invogliato a cedere alle lusinghe di Pradè & C. Questo non può che essere una consolazione per noi tifosi perché vuol dire che il calciatore francese ha visto delle chances di crescita dalle nostre parti e lo si evince anche dalle sue parole incriminate che farebbero parere però la Fiorentina una squadra di medio valore, nella quale fare esperienza per poi volare verso mete più ambiziose.

Ammesso e non concesso che le parole e l’intento fossero proprio questi, che cosa ci vediamo di diverso dalla realtà? Chi si è offeso ritiene veramente che al momento attuale la Fiorentina sia un punto di arrivo, soprattutto dopo gli ultimi anni? Ci arrabbiamo con Ikoné perché non ritiene la squadra gigliata un top club e poi avalliamo, da solerti ragionieri, la cessione di Vlahovic a gennaio alla Juventus? Se vogliamo ritenerci una grande società, un gruppo in continua evoluzione non possiamo cedere i pezzi migliori e poi sperare che il mondo ci veda comunque come l’eden del pallone.

La verità ti fa male, lo so…diceva una canzone di Caterina Caselli che solo i matusa come me possono ricordare, ma credo che sia giusto restare con i piedi per terra sperando che Commisso oltre al Viola Park, per il quale non possiamo che applaudirlo e farlo per il resto della nostra vita, oltre agli stemmi, discutibili come l’esigenza di cambiarli in continuazione, trovi il modo di costruire una squadra degna di riportarci ai vertici del calcio nazionale ed oltre, mettendo a disposizione del nostro allenatore un gruppo di valore dove i più bravi non vengono venduti. L’Europa quest’anno è molto vicina e forse senza quella eccellente cessione lo sarebbe stata ancora di più anche se la vipera che è in me sorride nel vedere come la media gol del serbo sia abbassata andando da “loro”.

Guardando infine alla prossima gara vediamo se potrà cominciare a darci una mano proprio Ikoné perché va bene chiacchierare ma è il campo che alla fine darà il suo responso. Si allena già da tempo col Mister e la squadra viola ed è giunto il momento che l’ex Lille ci faccia vedere di che panni si veste. Al Maradona sarà una partita molto complicata perché il Napoli è in corsa per lo scudetto ma sappiamo benissimo che i ragazzi di Italiano sono capaci di fare belle prestazioni con le big, vedi l’ultima a San Siro contro l’Inter.

La Signora in viola