QUEL PRECEDENTE COI BIANCONERI SIA DI BUON AUSPICIO PER I VIOLA

27.02.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
QUEL PRECEDENTE COI BIANCONERI SIA DI BUON AUSPICIO PER I VIOLA

Sono passati tanti anni ma mi è tornato in mente quel pomeriggio e la stranezza di essere fuori dallo stadio a sostenere la Fiorentina. E’ successo anche lo scorso anno, per manifestare contro la vecchia proprietà, ma quelle non erano gare a porte chiuse ma a contestazione aperta, ma ricordo di essere stata con tanti altri tifosi dietro la Curva Fiesole nel febbraio 2007 per seguire la gara casalinga dei viola proprio contro l’Udinese. L’accesso fu vietato per i provvedimenti presi dopo l’uccisione del poliziotto Raciti, ma molti di noi non se la sentirono di rimanere sul divano e decisero di recarsi al Franchi, anche se all’esterno dello stadio, per fare sentire la nostra vicinanza ai ragazzi. Non è proprio il massimo perché sai che la tua squadra del cuore è lì a pochi passi e non la puoi vedere, ma il clima che si era creato fra i presenti era molto piacevole.

Il feeling fra chi era fuori a tifare e chi era dentro a giocare diede i suoi frutti perché i Viola vinsero per 2-0 e noi festeggiammo in strada invece che sugli spalti. Era comunque una partita che vedeva assenze importanti come quelle del duo delle meraviglie, sia realizzative che di bellezza, Toni e Mutu ma i loro sostituti non sono stati da meno perché andarono entrambi a segno. Reginaldo e Pazzini firmarono la vittoria di quella gara surreale. Il ricordo di Reginaldo è forse più legato alla sua storia con Elisabetta Canalis che non alle gesta calcistiche, ma devo dire che faceva molta simpatia e mi torna anche alla mente il coro per lui intonato “reginaldo reginaldo, non sarà come ronaldo…”

Anche stavolta siamo in febbraio, giusto perché è un anno bisestile e sabato cade il 29. Sul fatto che “anno bisesto, anno funesto” sia quasi una verità assoluta, credo non necessiti di ulteriori commenti e la situazione che stiamo vivendo n’è la prova triste e complicata. Ci troveremo gioco forza ad affrontare l’Udinese al Friuli senza la presenza del pubblico e chissà come andrà per le gare a seguire del campionato. Il precedente coi bianconeri che ho citato potrebbe essere di buon auspicio per i nostri ragazzi e, ad essere onesti, è più difficile per la squadra che gioca in casa stare senza i tifosi. Non che chi segue la Fiorentina in trasferta non si faccia sentire, anzi, a volte si sentono più dei casalinghi, ma solo la presenza sui gradoni dei tuoi fedeli supporters dà sicurezza.

Udine purtroppo evoca anche le partite annullate in quel tragico 4 marzo che ci portò via Davide Astori. Fra poco sarà la ricorrenza del secondo anno dalla sua scomparsa e il ricordo è ancora vivo e palpitante in tutti coloro che tengono ai viola e non solo.

Chissà che Fiorentina giocherà sabato, se Iachini troverà il coraggio di mandare in campo il tridente che ha lanciato negli ultimi minuti contro il Milan, Chiesa Cutrone Vlahovic, se di conseguenza adotterà un modulo diverso o si resterà con i soliti undici, escluso Dalbert che sconta la squalifica. Quello che ritengo fondamentale però è non perdere, in assoluto, perché la squadra di Gotti è a soli due punti indietro a noi in classifica e sarebbe imbarazzante farci raggiungere.

La Signora in viola