QUEL POCO CALCIO CHE RIMANE HA UN FLASHBACK VIOLA

12.03.2020 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
QUEL POCO CALCIO CHE RIMANE HA UN FLASHBACK VIOLA

Mentre l’Italia si ferma, o quasi, mentre stiamo tutti ricalibrando le nostre vite con le giuste restrizioni che ci possono aiutare a fermare questo maledetto virus, in Europa si tergiversa ancora e prova ne sono gli incontri di Champions che sono stati o saranno giocati a porte chiuse e aperte. Probabilmente qualcuno non ha ancora capito o solo percepito la gravità della situazione e il mondo del pallone viaggia sempre su una strada a sé stante collocata lontano dalla realtà che vivono i comuni mortali. Da noi il governo ce l’ha fatta a bloccare il tutto, ma anche gli stessi calciatori hanno fatto sentire la loro voce chiedendo la chiusura dei campionati per tutelare la loro salute e quella di chi li circonda. La Fiorentina in questo è stata esemplare ed ha serrato anche il Centro Sportivo per evitare la promiscuità e i rischi che ne possono derivare.

In un’epoca molto social sono da applaudire anche gli appelli dei nostri ragazzi che spronano la gente a rimanere a casa nella prospettiva di sveltire questa clausura e poter tornare a vivere normalmente. Visto che i giovani sono fra coloro che si sentono invincibili ed intoccabili dalla malattia, è bene che ascoltino la voce dei loro beniamini e accettino una vita più ritirata per evitare complicazioni. I video della società viola e dei calciatori sono sintomo di serietà e di voglia di dare il proprio contributo, anche minimo, affinché si possa remare tutti nella medesima direzione.

Se guardiamo però a quel poco calcio che è rimasto in campo per le squadre italiane, salta bellamente agli occhi la gara vinta dall’Atalanta al Mestalla contro il Valencia, non tanto per il risultato in sé ma perché il poker di gol fatto dai bergamaschi porta la firma di Josip Ilicic. Un colpo al cuore dei nostalgici e un flashback per tutti noi, un lampo che ci riporta indietro! Va bene che ha battuto due rigori, ma è anche vero che ha fatto una prestazione eccellente. C’è da dire che sul nostro ex ci sono sempre pareri contrastanti da parte di noi viola e un po’ di rammarico per come è andata la storia fra lo sloveno e la Fiorentina, ma bisogna riconoscere che a Bergamo ha trovato la sua dimensione e i frutti si vedono.

Io non sono fra quelli che hanno rimpianti, casomai credo che qualche soldino in più dalla sua cessione si poteva ottenere, ma ricordo anche che al Franchi non aveva più vita e che spesso, a causa delle sue prestazioni molto altalenanti e della sua indole “svogliata”, veniva fischiato. Ricordo suoi gol bellissimi ma anche quello sciagurato errore all’Olimpico di Roma, nella finale di Coppa Italia contro il Napoli, che ci avrebbe consentito di pareggiare l’incontro che stavamo giocando pure in superiorità numerica. Ma il passato è passato, ognuno per la propria strada e con la propria casacca e, per quanto mi riguarda, non provo rancore nei confronti di Josip e sono contenta che giochi al meglio…mi sta solo antipatica la sua squadra e soprattutto il suo Mister!

La Signora in viola