QUEL MEZZO SORRISO

11.11.2019 13:30 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
QUEL MEZZO SORRISO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Una domenica da tregenda, quella vissuta ieri dalla Fiorentina alla Sardegna Arena: la formazione di Montella è stata letteralmente spazzata via dal Cagliari, portatosi sull'umiliante punteggio di 5-0 dopo appena poco più di un'ora di gioco. In casa viola, quello appena messo in archivio, è stato un fine settimana da provare a dimenticarsi, o quantomeno da ricordarsi per far sì che non riaccada più. C'è giusto un aspetto da salvare, e mantenere nella memoria: la prestazione di Dusan Vlahovic, o meglio il fatto che il giovane serbo si sia sbloccato anche in Serie A, fattore che gli potrà senz'altro permettere di vivere più serenamente le prossime settimane, e magari mettere quella carica aggiuntiva che solamente la sicurezza nei propri mezzi, per forza di cose amplificata dopo una doppietta, potrà regalargli.

Vlahovic sta provando a scrollarsi di dosso l'etichetta di giovane attaccante promettente, ma ancora acerbo, e quale miglior via per farlo se non quella del gol? Anche perché, se si esclude la certezza Ribery e subito in scia anche Chiesa, per il resto le gerarchie dell'attacco appaiono ancora tutt'altro che definite, e le possibilità di farsi largo a spallate - qualora l'assetto tattico che ha in mente Montella lo permetta, però - volendo ci sarebbero, specie se si pensa alla condizione indefinita di Pedro, e alle difficoltà dell'altro attaccante centrale presente in rosa, Boateng

Ecco perciò che sullo sfondo si staglia l'immagine di questo giovanissimo quanto potente attaccante serbo, con tanta fame ed anche un mezzo sorriso - ancora non intero viste le modalità con cui è arrivata la sua prima rete in A, ed assieme la doppietta - stampato sul volto. Da ieri non c'è più modo di tornare indietro: Vincenzo Montella, nei suoi calcoli quotidiani, è adesso costretto a ricordarsi che in rosa ha anche l'unica nota lieta di quel lunch match di Cagliari che per il resto sarebbe meglio rimuovere dalla memoria.