QUARTA E QUELLA DEPRESSIONE SPORTIVA DA CANCELLARE: LA MISSIONE DI ITALIANO

Lucas Martinez Quarta: missione recupero. Il difensore argentino in estate è stato più volte vicino alla cessione, prima in prestito al Cagliari, poi con la stessa formula verso il Real Betis che però lo ha tenuto in ghiaccio fino all'ultimo salvo poi non fare offerte a causa della cessione di Luiz Felipe in Arabia arrivata solo dopo il gong del 1° settembre. Alla fine l'ex River Plate è rimasto agli ordini di Italiano e ora non può che mettere da parte antiche delusioni per rimettersi in gioco con la maglia della Fiorentina.
Una missione, quella del suo recupero, che dovrà essere condivisa tra lo stesso centrale, l'allenatore e il resto dei compagni, anche perché l'infortunio di Mina costringerà Italiano a rendere Quarta una sorta di titolare aggiunto, forse già a cominciare dalla sfida contro l'Atalanta. In questi giorni infatti, Quarta si è allenato da titolare al fianco di Ranieri e al posto di Milenkovic, tornato ad allenarsi mercoledì insieme al gruppo dopo la sosta per le Nazionali.
Magari non sarà la partita contro la squadra di Gasperini a spingere Italiano a sceglierlo per la titolarità in difesa, ma Genk o Udinese saranno sicuramente occasioni buone per rilanciarlo al centro dopo l'errore commesso contro il Lecce. Martinez Quarta non è certo un giocatore scarso, ma ha vissuto un lungo periodo di depressione sportiva in seguito alla mancata convocazione per il Mondiale in Qatar, poi vinto proprio dalla sua Argentina. Una delusione che ne ha segnato le prestazioni della passata stagione e forse anche la preparazione estiva, quando in teoria aspettava di poter ricominciare da capo lontano dal Franchi.
La colonia sudamericana gli è sempre stata al fianco e c'è da scommettere che lo farà anche nelle prossime settimane. Quarta è un giocatore di valore che deve essere recuperato prima mentalmente e poi tatticamente e tecnicamente. Il suo carattere, diverso da quello di Nico, più sbarazzino e meno riflessivo, non lo ha aiutato in questo ultimo anno, ed è proprio su questo che tutta la Fiorentina dovrà lavorare prima di pensare a correggere gli errori che spesso commette nell'arco dei 90 minuti.
Una missione che ha un doppio valore: il primo, quello di farlo rendere al massimo, come purtroppo poche volte ha dimostrato da quando è a Firenze. Il secondo, rilanciarlo anche a livello economico per poi prendere una decisione sul suo futuro nel prossimo gennaio, quando tornerà in gioco la sua possibile cessione.