PUNTI FERMI
Molto, se non tutto, oggi pare ribaltato. Lontani i festeggiamenti per il settimo posto e il ritorno in Europa, lontana l’esaltazione per le scelte estive, per un Italiano in fretta leader del mondo viola o per un Torreira tramutato da regista a bomber. La Fiorentina di oggi ha già salutato il regista inseguito almeno due stagioni e quanto al tecnico il clima è tornato come minimo freddo.
Colpa di distanze emerse sulle cifre di un rinnovo che di fatto resta sospeso, con l’ipotesi (realistica) di ripartire semplicemente con il contratto in essere a fare da sfondo. Non esattamente la migliore delle premesse per un rapporto che al contrario molti vorrebbero rafforzato, anche per assicurarsi senza troppi patemi d’animo le idee di uno dei tecnici emergenti più interessanti dell’intero panorama.
Uno stallo sul quale comunque intervenire anche per evitare ripercussioni sul mercato, tanto più in tempi in cui dalle idee (ultima in ordine cronologico quella chiamata Jovic) è necessario passare ai contatti. Un ulteriore chiarimento da affrontare prima possibile per scongiurare il rischio di una ripartenza più forzata che non propriamente convinta, per non ritrovarsi a ridosso di una stagione al via con ampio anticipo (già a metà agosto) con troppe cose non dette o semplicemente non del tutto condivise.