PRIME CRITICHE E MUGUGNI: PERCHÉ CON LO SPEZIA È GIÀ UNO SNODO CRUCIALE
Dopo un'estate piena di calcio e di buoni propositi per la nuova stagione, dopo tre partite di Serie A la Fiorentina si ritroverà domenica contro lo Spezia ad uno snodo cruciale per il suo campionato. Se la sconfitta contro l'Inter a San Siro poteva essere messa in preventivo, al di là del modo rocambolesco con cui è maturata, quella interna con la Sampdoria ha riacceso il campanello d'allarme in casa viola con i tifosi che hanno manifestato un certo malumore verso Iachini soprattutto dopo la scelta di consegnare la fascia da capitano a Federico Chiesa.
Il tecnico gigliato ha risposto in conferenza stampa alle domande tenendosi ben stretta la panchina della Fiorentina: "Io da quando sto qua tutti i giorni vengono fatti nomi. Io penso a lavorare sul campo, ad allenare e tirare fuori il meglio dai miei giocatori. Per far questo c'è solo da lavorare e fare in modo che ci sia meno pressione possibile". Questa voglia, questa determinazione e questo grande attaccamento alla maglia è ciò che dovrà essere messo in campo domani quando a Cesena i viola dovranno, necessariamente ed obbligatoriamente, trovare una vittoria per la propria classifica, ma anche per confermare Iachini, già in bilico dopo questo avvio non troppo soddisfacente.
Per il momento Commisso ha sottolineato come il tecnico goda della sua fiducia, ma ha anche evidenziato come il suo futuro sia dipendente dai risultati che otterrà. A mercato finito, senza più altre vicende che potenzialmente avrebbero potuto distrarre l'ambiente, non ci sono più scuse e i risultati cominciano a diventare fondamentali se il club non vuole vivere un'altra stagione nel limbo. La Fiorentina ha il settimo monte ingaggi della Serie A, particolare non da sottovalutare. Adesso la proprietà deve anche pretendere un salto di qualità, un miglioramento visibile da parte della squadra guidata da Iachini. Ecco perché domani l'unico risultato accettabile è la vittoria.