NIENTE REGALO AL PRESIDENTE. VAR DA NERVI E UNA VIOLA SPUNTATA

26.11.2023 00:09 di  Sonia Anichini   vedi letture
NIENTE REGALO AL PRESIDENTE. VAR DA NERVI E UNA VIOLA SPUNTATA

Se il commento più quotato sui social è “si poteva giocare due giorni di fila e non si sarebbe segnato”, si capisce come la gara di ieri sera a Milano abbia lasciato l’amaro in bocca alla maggior parte dei tifosi viola. Poi non ce la possono certo addolcire alcune decisioni arbitrali, i dubbi che rimangono sempre quando incontri certe squadre soprattutto se in difficoltà da qualche settimana, ma non amo particolarmente pararmi dietro a queste motivazioni. È giusto che ci venga assegnato quello che ci spetta, ci mancherebbe, ma mi piace di più analizzare quello che la Fiorentina ha fatto o non fatto a San Siro, tanto quello che fanno al Var ci fa solo innervosire e indietro non si torna.

Purtroppo continuiamo a perdere troppe partire, quattro nelle ultime cinque giocate e anche stavolta, come contro la Lazio e la Juventus, ci troviamo a constatare come il nostro avversario non fosse nella condizione migliore, come mancassero a Pioli calciatori importanti mentre Italiano disponeva di tutta la rosa tranne il terzino destro dove continuiamo a far giocare Parisi con qualche difficoltà, vedi anche ieri il rigore che ha causato. Non voglio buttare la croce su questo ragazzo che ero contenta, nella mia perfidia, che insidiasse il posto a Biraghi ma la sorte ci rema contro dato che Dodò e Kayode sono ancora indisponibili.

Alla fine sarebbe stato sinceramente più giusto un pareggio perché la Fiorentina nel secondo tempo ha provato a forzare le sorti dell’incontro, ha tirato una lunga serie di calci d’angolo, si è trovata davanti a Maignan che alla fine è risultato il migliore del Milan ma lo stesso si può dire di Teracciano che ha fatto almeno quattro interventi importanti. La Fiorentina resta prigioniera dei suoi problemi, degli schemi di Italiano che forse potrebbe provare ad inventarsi qualcosa di nuovo perché ormai è prevedibile e tutti lo conoscono, è prigioniera di alcuni calciatori che non sono del tutto presentabili e ai quali voglio comunque bene e non li incolpo perché non tutti nascono campioni ed è prigioniera della mancanza di un centravanti, è una  Viola "spuntata" cosa che ormai sanno anche le mie nipotine.

Mi viene quasi da sorridere perché quando gioca titolare Nzola, vorremmo in campo Beltran, quando gioca l’argentino storciamo lo stesso la bocca e non rimane che il cambio con l’ex spezzino. È un giochino che non porta risultato perché gli attaccanti hanno caratteristiche diverse, ma il gioco viola è sempre lo stesso come il risultato che si ottiene da chi viene schierato davanti…quasi nullo.

Vedo anche commenti che si consolano con la sfuriata finale della Fiorentina, si consolano dicendo che con un po’ di fortuna si sarebbe potuto pareggiare e questo è innegabile visto che abbiamo preso pure un palo con Gonzalez, però resta il fatto che la nostra squadra continua a perdere troppe partite e, anche se al momento la classifica non preoccupa, ma devono ancora giocarsi diverse gare, la sensazione è che sarà un altro anno di alti e bassi. Mi auguro ancora che questa terza stagione di Italiano possa dare una svolta alla storia della Viola, ma nutro qualche dubbio e sapete che non credo che il tecnico abbia le colpe maggiori se le cose non vanno come tutti si spererebbe.

Mi dispiace che la Fiorentina ieri non abbia fatto al Presidente Commisso un bel regalo per il suo compleanno, festeggiare con una vittoria sarebbe stato il top ma penso avrebbe gradito anche un pari, ma Maignan in extremis, al 95’, mura l’ultima occasione di Mandragora. Niente da fare. Vorrei però chiedere al signor Commisso di provare a farsi, e farci, un dono prendendo un attaccante prolifico che aiuti la Fiorentina a vincere di più, per la gioia di tutti e perchè con un campionato con molte avversarie che non ingranano sarebbe determinante rafforzarsi.

La Signora in viola