MUTU-FIORENTINA, Atto quarto

28.01.2011 11:07 di  Enrico Mocenni   vedi letture
MUTU-FIORENTINA, Atto quarto
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Fornasari

Mutu e la Fiorentina parte quarta. Dopo i primi quattro anni passati in viola tra inchini e testimonianze d'affetto reciproche, il caso sibutramina ed infine quello dell'ammutinamento, va in scena il quarto atto di un rapporto intricato e indiscutibilmente fragile, ma che di fatto prende i contorni di una vera e propria 'storia infinita'. "È stato un incontro positivo, cordiale. Spero di giocare mercoledì contro il Genoa", è stato il primo commento di Adrian Mutu a seguito dell'incontro pomeridiano con Andrea Della Valle. Parole concilianti che risuonano piacevoli alle orecchie di quei tifosi che mai hanno smesso di rimpiangere l'addio funesto del proprio Fenomeno. Il dado è tratto. Mutu ritornerà a vestire la maglia viola, tanto amata e tanto bistrattatta, per l'ultima occasione di dimostare la propria volontà di ripagare, questa volta davvero, tutti coloro che lo hanno sostenuto da sempre nel bene o nel male. L'ultimo atto di un'opera dai risvolti melodrammatici ma che ancora si riserva di concedere ulteriori sorprese e possibilmente un epilogo, questa volta, meno 'shakespeariano'.

Con Mutu reintegrato e di nuovo in campo la Fiorentina pesca un rinforzo importante, frutto di una scelta difficile e tremendamente delicata, specie perchè arrivata dopo le parole perentorie e apparentemente incontrovertibili: "Mutu ci ha mancato di rispetto. Rimarrà fuori rosa e fuori dal mercato...", rilasciate poche settimane addietro dallo stesso Andrea Della Valle.

E ora? Cosa accadrà? Quali saranno gli scenari futuri di casa Fiorentina?
Il ds Pantaleo Corvino ha sancito ieri la chiusura del mercato viola, salvo poi esssere contraddetto dall'azionista di maggioranza Andrea Della Valle, che attende ancora fiducioso le ultime battute del mercato invernale. Una discordanza di pensiero che lascia spazio ad interpretazioni varie e variopinte, ma che di fatto autorizza ancora a sperare che qualcosa possa ancora muoversi da qui al trentuno gennaio.