MERCATO, TRE NODI DA SCIOGLIERE

13.05.2020 16:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
MERCATO, TRE NODI DA SCIOGLIERE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Daniele Prade e Joe Barone stanno già lavorando per il futuro: dopo il buon mercato di gennaio ci sono da fare acquisti mirati e alcuni nodi da sciogliere, per fare una Fiorentina più competitiva. Tre quelli principali, intorno ai quali ruota il mercato e il futuro viola. Il nodo più importante economicamente parlando resta quello di Federico Chiesa, con i club inglesi pronti a mettere sul piatto tanti soldi e le big italiane incerte se spendere tanto per un giocatore forte ma non ancora un fuoriclasse con esperienza internazionale. Alla base poi c'è la volontà del figlio d'arte che ha riscoperto un feeling con la maglia viola: da quella e dalla portata dell'offerta dipenderà la cessione che inevitabilmente cambierebbe anche il mercato viola.

Ma un altro nodo da sciogliere è quello sulla fascia sinistra perché Dalbert è in prestito secco dall'Inter, che a sua volta non ha tanta intenzione di spendere più di 10 milioni per riscattare Biraghi dalla Fiorentina e i due terzini potrebbe fare il percorso inverso fatto in estate. Le società però stanno riallacciando i contatti perché con la pandemia e la crisi che si è portata dietro a livello economico pochi club avranno voglia di spendere per giocatori di cui non sono convinti. Per questo gli ultimi approcci tra i due club lasciano capire che potranno lasciare le cose così come stanno, ossia confermare i prestiti per un'altra stagione prima di fare investimenti pericolosi.Di sicuro è quanto vorrebbe la Fiorentina, che stima molto Dalbert. 

Ultimo nodo, ma non in ordine di importanza, è quello sull'allenatore. Commisso ha già confermato Iachini se dovesse chiudersi così il campionato, mentre sarà il tecnico stesso a giocarsi la permanenza in viola se ci dovesse essere la ripartenza. Nel caso di un nuovo nome (ne circolano tanti) anche l'allenatore dovrà dire la sua sul mercato, se non altro dando le sue indicazioni in base al modo di giocare e alle sue preferenze. E per questo, in attesa che il campionato abbia un suo esito, è prematuro capire la direzione della Fiorentina.