LA RISCOSSA DI PEDRO
La Fiorentina lo ha tenuto d'occhio, studiandone ogni movimento e raccogliendo tutti i suoi dati nelle uscite contro Venezuela e Giappone. Ma per Pedro non poteva esserci biglietto da visita migliore per ritornare a Firenze dopo gli impegni con la Nazionale Under-23: appena 44' in campo e due gol, uno di sinistro e l'altro di destro ieri sera dagli undici metri. Una soddisfazione non da poco per il classe '97 che adesso, dopo le prove in verdeoro e le due uscite con la Primavera viola tra fine settembre e inizio ottobre, vede da molto vicino la sua prima convocazione in prima squadra.
Anche perché lo score accumulato dall'ex Fluminense parla chiaro: nonostante una condizione fisica ancora non ottimale, il brasiliano va in gol da tre partite consecutive (prima della Nazionale c'era stata la rete alla Roma al Franchi) e i numeri raccolti nelle ultime tre uscite sono in netto miglioramento. Su tutti, tra i dati in possesso della Fiorentina, c'è anche la voce "percentuale dei passaggi accurati", che dal 67% contro i baby giallorossi è passata a 95% nei 24' contro il Venezuela e addirittura al 100% con il Giappone.
Motivo per il quale Vincenzo Montella, non appena da domani l'attaccante tornerà a disposizione, inizierà seriamente a valutare l'ipotesi di portarlo al Rigamonti, specie se Federico Chiesa non fosse ancora in perfette condizioni per la trasferta di Brescia. Tra gli aspetti che potrebbero (stavolta sì) giocare in favore del 22enne di Rio de Janeiro c'è il fatto che la Fiorentina Primavera di Bigica domenica alle ore 17 affronterà i parietà del Chievo Verona non più al Franchi ma sul sintetico del Bozzi. Se, come asseriva lo staff medico viola fino a pochi giorni fa, per Pedro non è consigliabile giocare su un terreno di tal genere in questa fase di potenziamento fisico, ad oggi la sua chiamata coi baby sembra essere lontana. Mentre al contrario quella con Ribery e compagni sembra sempre più prossima.