LA PRIMA TELENOVELA

12.07.2019 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LA PRIMA TELENOVELA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Sarà un'altra giornata fatta di voci, sussurri, e chissà forse pure di rilanci. Non cambia l'agenda della Fiorentina, là dove è segnato il nome di Veretout ormai da tempo. A esser onesti il profilo, in uscita, del francese è qualcosa che riporta la memoria agli sgoccioli dell'esperienza Della Valle, quando i contatti con il Napoli erano così intensi da far credere che tutto fosse già apparecchiato. Poi però gli scenari si sono stravolti, e se per Chiesa tutto pare essere ancora in divenire per Veretout poco è cambiato rispetto a una permanenza mai realmente considerata.

Solo che mentre Commisso rilevava il club, e con De Laurentiis impegnato su ben altre piste, Milan e Roma hanno pensato bene di provare l'inserimento e il sorpasso nei confronti dei partenopei, con la principale conseguenza che tutto l'iter si è allungato a dismisura. Le posizioni, ormai, sono chiare: la Fiorentina continua a chiedere più di quanto rossoneri e giallorossi abbiano messo sul piatto, seppure da Milano spingano per inserire Biglia nell'affare mentre da Roma rilanciano il nome di Defrel per provare a scontare la valutazione. 

Inutile allora fare previsioni su come e quando il braccio di ferro terminerà. Se una cosa sta cominciando a emergere del metodo del duo Pradè-Barone è la fermezza sulle proprie convinzioni e sulle valutazioni del mercato, una posizione che volendo guardarsi intorno rispecchia semplicemente gli atteggiamenti di tutte la altre società. Lo stesso tira e molla per Lirola, con il Sassuolo che intanto ha trovato il sostituto, sembra dimostrarlo. Occhi puntati su casa Milan, allora, visto che oggi è in programma un nuovo incontro e chissà quale altre considerazioni. Con la squadra a ridosso della partenza per gli Stati Uniti, e con i due dirigenti viola che potrebbero rimandare il decollo verso Chicago (così come Veretout che di fronte a nuovi stalli sarebbe destinato a restare a Moena) non resta molto altro che osservare da lontano gli sviluppi della prima telenovela del mercato viola.