LA FIORENTINA PENSA GIÀ AL MERCATO: PIÙ ALVAREZ CHE BELOTTI PER L’ESTATE

14.04.2022 10:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
LA FIORENTINA PENSA GIÀ AL MERCATO: PIÙ ALVAREZ CHE BELOTTI PER L’ESTATE

L’apertura di Tuttosport di oggi che accosta nuovamente il nome di Andrea Belotti in chiave Fiorentina ha riacceso i riflettori sul lavoro fatto dai dirigenti viola in queste settimane. La concentrazione rimane sul campo, dove la squadra di Vincenzo Italiano, tra partite fondamentali per la corsa europea in campionato e la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus, si gioca molto nelle prossime settimane. Seppur a fari spenti, Nicolas Burdisso e Daniele Pradé continuano però a lavorare in chiave futura e la priorità per il mercato che verrà sembra quella di assicurarsi un attaccante di spessore che possa fare il titolare nei prossimi anni. 

Col passare dei giorni diventa sempre più difficile l’ipotesi che il club di Commisso eserciti il riscatto per Piatek, un’operazione che costerebbe 15 milioni in totale e di cui la società non sembra convinta. E così l’impressione è che a Firenze arriverà un altro centravanti: nonostante la notizia sul ritorno di fiamma dei viola su Belotti, la strada che porta al gallo è in salita anche per il prezzo del cartellino richiesto dal giocatore e non arrivano conferme da parte della società sulla percorribilità di questa pista; così, il nome caldo per l’attacco della Fiorentina rimane quello di Agustin Alvarez, attaccante uruguayano classe 2001 in forza al Peñarol. Alvarez era stato cercato anche nella sessione invernale dalla Fiorentina e l’interesse mai esaurito del club per l’uruguayano era stato confermato qualche mese fa anche da Ignacio Ruglio, presidente del Peñarol che a febbraio commentò l’operazione sfumata dicendo che la Fiorentina si sarebbe rifatta sotto per rilanciare.

Il primo approccio Fiorentina- Alvarez si era arenato sullo scoglio legato all’eventuale futura rivendita del calciatore. La società viola era pronta a versare al club di Montevideo 16 milioni di euro, cifra molto vicina ai 17 della clausola rescissoria pretesa per liberare l’attaccante, inserendo anche una percentuale del 10% sulla rivendita. Proprio questo il punto del conflitto, con il Peñarol che pretendeva il 30% sulla futura cessione. Da qui dunque lo stop di una trattativa  mai davvero conclusa però, anche per il lavoro sotto traccia di Burdisso, che in questi nove mesi a Firenze ha già dimostrato di godere di rapporti stretti con gli addetti ai lavori in Sudamerica: per via dei canali preferenziali dell'argentino e della necessità del Penarol di fare cassa, la pista mai tramontata potrebbe quindi riscaldarsi nei prossimi mesi.