LA DIVERGENZA
Ancora momenti di riflessione per prendere una strada di fronte all’ennesimo bivio. Il giorno dopo il pari di Parma non arrivano comunicazioni dagli States, Commisso rimanda alle prossime ore una scelta che ora come ora pare impossibile da prevedere. Un po’ come avvenuto in estate quando in ballo c’era il nome di Juric stavolta è quello di Prandelli il profilo a restare sospeso, esattamente come il destino di Iachini che rimane altrettanto in bilico dopo i 90 minuti del Tardini. Una cosa è certa, s’impongono scelte chiare.
Intanto la prova di sabato sera può anche essere letta in più di una direzione, considerando quanto di positivo visto ma anche recriminando per quanto mancato in chiave offensiva, ed è forse per questo che Commisso ha voluto rimandare qualsiasi comunicazione. Come dopo la sconfitta di Roma dalla società viola filtra il silenzio oltre che il rinvio delle decisioni alle prossime ore, segno di una valutazione che prosegue nonostante molti degli aspetti coinvolti, dal gioco ai singoli, siano già ampiamente noti.
Difficile in altri termini attendersi grandi rivoluzioni nel gioco viola se non dovessero arrivare cambiamenti alla guida tecnica, e pur contando nel recupero di elementi come Pezzella, Callejon e Borja Valero il rischio nell’immediato futuro è quello di continuare a vedere una squadra che in campo si esprime inevitabilmente male. Di contro, con tutte le incertezze del momento incluse quelle economiche e tempistiche dettate dalla pandemia, qualsiasi cambiamento sembra quanto meno complicare novità in vista della prossima stagione, quando invece la società avrebbe tempo e modo di programmare una forma di ripartenza.
Perchè poi, ed è questo forse l’aspetto peggiore, l’annata è purtroppo già traballante alla seconda sosta dell’annata. La sintesi delle riflessioni degli ultimi giorni ha così portato al profilo di Prandelli, perfetto identikit dell’uomo in grado di sapersi calare in un ambiente che conosce alla perfezione per ristabilire un nuovo senso di unità. Perchè ancor prima che arrivi la decisione di Commisso nelle prossime ore è la divergenza che si sta creando tra tifoseria e opinione pubblica (ormai totalmente schierata a favore di un cambio di allenatore) e quella sensazione che in casa viola si possa anche decidere di continuare così.