L’ALLIEVO, IL MAESTRO E LA LEGGE DELL’EX
Sempre e comunque l’Atalanta di mezzo, e con la Dea pure Gasperini. Non è poi passato così tanto tempo da quel 2 giugno scorso in cui la Fiorentina di Italiano chiuse la sua corsa (triennale) andando a vincere grazie agli ultimi gol in viola di Belotti e Nico. Un match quasi virtuale, fosse solo perché giocato a campionato concluso, al termine del quale la tifoseria viola anticipò una delusione poi riportata nero su bianco in un comunicato pubblicato di lì a poco.
L’allievo sfida il maestro – Di certo rispetto al passato la grande novità è sulla panchina viola, là dove si siederà Palladino i cui precedenti con Gasperini sono tutt’altro che positivi. Eppure del gruppo dei tecnici più giovani quello campano è forse uno dei più vicini alle idee del Gasp, tanto che in termini di disposizione in campo non ci sarebbe da stupirsi se Atalanta e Fiorentina domenica fossero speculari. Insomma una sfida tra il maestro e uno dei tanti allievi, quest’ultimo tuttavia chiamato a migliorare una partenza stagionale che con 5 pareggi in altrettante sfide ha sollevato qualche perplessità.
Un ex subito inserito nella sua nuova realtà – E se Gasperini è alle prese con qualche acciacco in rosa (non ultimi quelli di Zaniolo che in estate poteva prendere la strada di Firenze) Palladino può far già affidamento sull’esperienza e la leadership che Gosens ha già dimostrato di possedere. Il tedesco ha confermato, ieri in conferenza stampa, la stessa padronanza mostrata in campo all’esordio, convincendo subito tutti della bontà del suo arrivo esattamente come gli era capitato nel primo match in maglia viola andando a segnare il gol del pari finale con il Monza. In una sfida complicata come quella ai nerazzurri, per una volta, non sarebbe male se fosse la Fiorentina a godersi la fantomatica legge dell’ex.